PUBBLICATA LA TERZA RELAZIONE SEMESTRALE SUL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA

Presentata in Cabina di regia la terza relazione semestrale sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La relazione analizza il PNRR italiano rispetto alla sua composizione, al finanziamento, al confronto con l’Europa, allo stato di attuazione finanziaria, agli open data, alla revisione e introduzione del capitolo RePowerEU e alle criticità attuative, legate a cambiamenti oggettivi intercorsi negli ultimi mesi, quali l’aumento dei prezzi e la debolezza delle strutture amministrative.

La relazione è così strutturata:

1. Nel primo capitolo della relazione sono illustrate le principali caratteristiche del Piano italiano, la sua genesi e composizione,

2. Il secondo capitolo illustra un ampio confronto del Piano Italiano con i Piani presentati dagli altri Paesi europei.

3. Il terzo capitolo elenca i 55 obiettivi raggiunti al 31 dicembre 2022, con particolare riferimento a tutti gli atti adottati dal Governo per consentire il pieno raggiungimento degli stessi.

4. Il quarto capitolo analizza nel dettaglio i traguardi e gli obiettivi con scadenza nel primo semestre 2023 e le azioni in corso per conseguirli.

5. Il quinto capitolo illustra lo stato di attuazione finanziaria del Piano, il più importante tra quelli presentati dagli Stati membri dal punto di vista delle risorse stanziate.

6. Nel sesto capitolo sono esposti gli interventi normativi effettuati e la nuova governance del Piano;

7. Il settimo capitolo effettua una analisi delle difficoltà attuative registrate nell’attuazione del Piano riconducibili al conflitto armato in Ucraina.

8. L’ottavo capitolo presenta, infine, le proposte di revisione del PNRR necessarie a fronteggiare le criticità emerse nell’attuazione del Piano.

Il governo evidenzia che il 22% delle misure del piano presenta almeno una debolezza su un totale di 527 obiettivi. Vengono identificate due famiglie di ostacoli: le “circostanze oggettive” come l’inflazione e la carenza di materiali, e quelli di natura burocratica come difficoltà normative e amministrative. Settori come il dissesto idrogeologico, la fognatura e la depurazione, l’Alta velocità ferroviaria Brescia-Padova e lo sviluppo del biometano presentano particolari difficoltà. Alcuni settori, come l’idrogeno per il trasporto stradale e lo sviluppo di metropolitane e tram, evidenziano punti deboli significativi. Il governo prevede che le trattative sul nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) italiano inizieranno ufficialmente in questo contesto.

Uno degli ulteriori punti critici da affrontare durante la revisione riguarda la “frammentazione”, con i sindaci che ritornano all’attenzione attraverso il nuovo censimento dell’Ifel. Questo censimento ha rivelato un aumento del 18% delle gare d’appalto nel settore solo nel mese di aprile, passando da 35.033 a 41.280. Inoltre, si nota che gli interventi di dimensioni più ridotte vengono realizzati più rapidamente, con un tempo medio di completamento di 1,7 anni per le opere che hanno un valore compreso tra 200.000 e 500.000 euro. Questo tempo di realizzazione rappresenta la metà del tempo medio richiesto per le opere che hanno un valore compreso tra 2 e 5 milioni di euro.

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