Ravenna, 15 ottobre 2025 – Ampio consenso tra le cooperative del sistema portuale per il protocollo d’intesa sulla Zona logistica semplificata (ZLS), che la Regione Emilia-Romagna ha firmato con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli e l’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale, a supporto del sistema logistico dell’intero territorio romagnolo e, in particolare, del Porto di Ravenna.
Per il mondo della cooperazione, però, ci sono in ballo almeno tre questioni urgenti che le tre autorità dovranno adesso affrontare di maniera congiunta, a beneficio dello scalo ravennate: un’infrastruttura chiave non solo per la regione, ma per l’intero sistema logistico del Paese.
- Una prima questione riguarda l’Autorità Portuale, che risulta ancora oggi ufficialmente guidata da un commissario straordinario, il professor Francesco Benevolo. Le cooperative hanno chiesto a questo proposito di procedere alla rapida formalizzazione della sua nomina a presidente, così da garantire l’efficacia del ruolo e una guida stabile, autorevole e pienamente operativa.
- La seconda urgenza è legata all’adozione di una visione chiara e condivisa sulle infrastrutture necessarie all’efficacia e allo sviluppo del porto: dal collegamento Ravenna–Brennero via Ferrara, fino al potenziamento della rete viaria e ferroviaria per migliorare l’accessibilità al porto. La richiesta condivisa è quella di un’intervento nazionale che guardi al merito e alle potenzialità di sviluppo, evitando di affidarsi a valutazioni di corto respiro o di pura convenienza elettorale.
- La terza sfida, infine, riguarda il presidio doganale di Ravenna: uno snodo che va reso adeguato al traffico attuale e futuro, al servizio del sistema economico territoriale, anche in vista della possibile realizzazione di una zona franca doganale.
Sono tematiche improrogabili, sostengono le cooperative, anche in vista degli importanti risultati che le diverse attività legate al sistema portuale hanno riportato: nei primi otto mesi del 2025 lo snodo ravennate ha movimentato circa 18 milioni di tonnellate di merci, con un incremento del 6% rispetto allo stesso periodo del 2024. A trainare la crescita è stato in particolare il comparto agro-alimentare, cresciuto del 18,5%, e in particolare l’exploit del traffico di cereali con un +67,4%, pari a 586 mila tonnellate in più.
Alla luce di questi numeri, confermano ancora una volta le cooperative, è urgente mettere Ravenna al centro di una strategia economica territoriale ampia, inclusiva e lungimirante, che vada oltre la dialettica politica e si basi invece su alleanze imprenditoriali, associative e istituzionali orientate al bene comune del porto e della città.