“Servizi essenziali a rischio”, secondo il gruppo di associazioni di imprese di cui fa parte anche Legacoop PS
Roma, 20 maggio 2025 – “Non c’è più tempo: i servizi essenziali sono al limite della sostenibilità. Senza una modifica urgente al Codice Appalti, l’Italia rischia il blocco di funzioni vitali per scuole, ospedali, uffici pubblici, strutture sanitarie e assistenziali. La disparità tra lavori pubblici e servizi non è solo ingiusta, è pericolosa. Se non si interviene subito, la macchina dei servizi si fermerà. E con essa, una parte essenziale del Paese.”
È questo il grido di allarme lanciato il 20 maggio in Conferenza stampa alla Camera dei deputati dalla neonata Consulta dei Servizi, che riunisce 19 associazioni nazionali di imprese e le principali realtà del facility management, promotrici del Manifesto dei Servizi. Tra queste, anche Legacoop Produzione e Servizi.
Con un impatto su circa 1 milione di lavoratrici e lavoratori e circa 45mila imprese che generano un valore economico di oltre 70 miliardi di euro, le realtà del settore assicurano quotidianamente attività come la pulizia e l’igienizzazione di ambienti pubblici e di lavoro, la sanificazione degli ospedali, i servizi di welfare e socio-sanitari, la gestione delle mense scolastiche e ospedaliere, la raccolta e il trattamento dei rifiuti, i servizi di vigilanza privata e la fornitura e sterilizzazione di dispositivi medici e strumentario chirurgico.
“Il recente correttivo al Codice dei Contratti ha introdotto una disciplina fortemente penalizzante per i servizi, soprattutto in tema di revisione prezzi – ribadiscono le associazioni -. Per questo chiediamo al Parlamento un intervento urgente per armonizzare le soglie di accesso alla revisione tra lavori e servizi e per rendere obbligatorio l’inserimento di clausole ordinarie di revisione nei contratti continuativi e periodici. La mancata possibilità di riequilibrare i contratti in corso di esecuzione rischia di compromettere gravemente la continuità e la qualità dei servizi, con ricadute dirette sulla collettività”.
Durante la conferenza stampa – promossa da Erica Mazzetti (Forza Italia), con la partecipazione anche di Chiara Braga, capogruppo PD alla Camera, e di Massimo Milani (Fratelli d’Italia) – è stata annunciata la nascita dell’Intergruppo parlamentare per gli appalti pubblici nei servizi, aprendo un canale stabile di confronto tra le Istituzioni e il settore.
“È un primo segnale concreto che il Parlamento e il governo hanno colto l’urgenza di affrontare in modo strutturale le criticità che penalizzano le imprese dei servizi.” – annunciano con soddisfazione le associazioni – “L’intergruppo parlamentare potrà essere lo strumento per portare finalmente all’attenzione del legislatore le specificità dei servizi e per costruire un Codice davvero inclusivo e funzionale”, proseguono le associazioni. “Vogliamo che diventi un contenitore di confronto permanente, aperto e operativo, per dare voce alle nostre imprese.”
Il Manifesto dei Servizi è stato consegnato ai rappresentanti istituzionali come base di lavoro per le prossime tappe. Le associazioni hanno annunciato che il percorso proseguirà il prossimo 19 giugno a Roma, con una nuova iniziativa pubblica per approfondire nel dettaglio gli impatti del Codice Appalti sul settore e presentare proposte operative per un secondo intervento normativo mirato.