Roma, 17 dicembre 2025 – In merito ad alcuni articoli pubblicati dalla stampa negli ultimi giorni, Unicoop Etruria ha fornito dei chiarimenti verso i soci, i lavoratori e le comunità dei territori in cui opera, nell’ambito della seconda fase del Piano industriale 2025–2027, in cui è prevista una riorganizzazione della rete commerciale, con la cessione ad altri operatori di 24 punti vendita.
La cooperitiva vuole rassicurare i lavoratori, dichiarando che il Piano ha come scopo quello di assicurare stabilità, continuità e prospettiva futura all’impresa, rafforzando la sua capacità di servire i territori con qualità, convenienza e responsabilità sociale. Si tratta di un progetto complesso, che sarà affrontato con grande senso di responsabilità e con un metodo improntato al dialogo con le organizzazioni sindacali e con le istituzioni locali. Il tema occupazionale e il radicamento sul terrirorio sono aspetti che hanno sempre contraddistinto la cooperativa e influenzano le strategie future. Tutte le decisioni prese – incluse quelle relative alla revisione dei perimetri della rete di vendita – derivano da analisi approfondite e hanno come priorità la tutela complessiva dell’impresa cooperativa e dei suoi soci nel lungo periodo.
Nessuna cessione è affrontata con leggerezza o automatismi. Quando si interviene su un punto vendita, ciò avviene solo dopo un’attenta valutazione delle condizioni economiche e sociali del contesto, dell’evoluzione della domanda e della sostenibilità futura. La cooperativa precisa che non si parla di chiusure dei punti vendita, ma di cessioni, e garantisce che ogni caso sarà trattato con attenzione ai lavoratori e massima trasparenza. Nei territori dove è prevista una riorganizzazione, la cooperativa lavorerà affinché vi sia continuità occupazionale.
Tutela delle persone. Unicoop dichiara che sono già state stanziate risorse adeguate, e che verranno confrontate con le organizzazioni sindacali le modalità più efficaci per la tutela delle persone. Sono previsti inoltre investimenti in formazione dei lavoratori sia per la rete di vendita (Eccellenze di mestiere, Accademia dei freschi e freschissimi, Formazione sulle competenze gestionali), sia per la sede ( implementazione delle competenze sui cambiamenti tecnologici, progetti formativi individuali legati a percorsi di sviluppo di competenze e carriera) nonché sulla definizione di processi per i percorsi di sviluppo individuale. La cooperativa ha poi sottolineato che non è prevista alcuna riduzione né ridimensionamento delle strutture logistiche, ma al contrario, sono programmati investimenti per circa 4,5 milioni di euro per l’adeguamento delle strutture dei magazzini per rafforzarne il ruolo operativo e garantire un servizio sempre più efficiente.
Investimenti e nuovi supermercati. Unicoop Etruria intende garantire una presenza più solida, sostenibile e coerente con le reali esigenze dei territori in cui opera per far sì che soci e clienti possano continuare ad avere nell’insegna Coop e Superconti un punto di riferimento per la loro spesa quotidiana. Il Piano prevede investimenti significativi in innovazione, ristrutturazioni, ammodernamenti e nuove aperture in tutti gli ambiti regionali in cui opera la cooperativa. Nel biennio 2026-2027 sono previste 18 profonde ristrutturazioni di negozi esistenti, 3 nuove aperture di punti vendita in Umbria (Terni, Gubbio, Norcia) e oltre 10 milioni di euro di investimenti in sistemi tecnologici (di cui oltre la metà già anticipati nel corso del 2025). È confermata inoltre la presenza strategica della cooperativa nella città di Roma, anche in una prospettiva di sviluppo futuro, prevedendo piani di consolidamento e rilancio mirati nel corso del biennio 2026-2027 con interventi di profonda ristrutturazione su 3 negozi.
La cooperativa intende proseguire il dialogo con i sindacati nella convinzione che un confronto franco e responsabile sia la via migliore per affrontare un percorso di trasformazione importante ma necessario. “Unicoop Etruria è, e vuole rimanere, una realtà cooperativa solida e vicina ai soci: l’efficienza organizzativa non è un obiettivo fine a sé stesso, ma lo strumento indispensabile per garantire – anche nel futuro – una presenza stabile nei territori, migliori servizi, maggiore convenienza e nuovi investimenti in qualità e innovazione”, ha dichiarato.







