Il settore della Ristorazione Collettiva si è riunito a Reggio Emilia lo scorso 16 ottobre in occasione del Primo Summit della ristorazione collettiva organizzato da CIRFOOD, presso il centro di ricerca e innovazione CIRFOOD DISTRICT, che ha visto riuniti il mondo del food service, degli esperti giuridici e dei referenti istituzionali.
Tra i temi cardine affrontati nel corso dell’iniziativa anche il nuovo Codice Appalti e la problematica relativa all’umento dei prezzi di energia e materie prime, con l’appello rinnovato ad una norma straordinaria che introduca la revisione prezzi nei contratti con la pubblica amministrazione.
Il Direttore di Legacoop Produzione e Servizi Andrea Laguardia è intervenuto alla tavola rotonda “Ristorazione collettiva e nuovo codice appalti” che ha visto la partecipazione di Giuseppe Busia – Presidente dell’ANAC, Eugenio Dalli Cardillo – Avvocato specializzato in contratti pubblici, Corrado Giannone – Tecnologo alimentare esperto in ristorazione collettiva e collaboratore di RISTORANDO, Vincenzo Nunziata – Vice Avvocato generale dello Stato e Presidente degli Aeroporti di Roma.
“Senza la ristorazione collettiva – ha affermato il Direttore di Legacoop Produzione e Servizi Andrea Laguardia – non sarebbe possibile fare il tempo pieno nelle scuole che permette ai genitori di lavorare, non sarebbe possibile considerare il cibo come parte integrante della cura negli ospedali e non sarebbe possibile organizzare i turni di lavoro in uffici e fabbriche. Ha fatto bene la Presidente di CIRFOOD Chiara Nasi a definirlo un settore di welfare pubblico, perchè questo è. La ristorazione collettiva in Italia si trova ad operare in un quadro di incertezza economica. Le imprese del settore operano principalmente con la pubblica amministrazione, quindi in regime di appalti. I contratti con la pubblica amministrazione non prevedono la revisione prezzi, l’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime ricade tutto sulle imprese. Chiediamo, ormai da più di tre anni e soprattutto in questa fase di Legge di Bilancio, che si inserisca una norma straordinaria per la revisione prezzi nei contratti con la pubblica amministrazione“.
“Vogliamo puntare i riflettori su un settore di cui si parla troppo poco, – ha dichiarato Chiara Nasi, Presidente di CIRFOOD – sebbene sia strategico per il nostro paese. Serve centinaia di migliaia di persone ogni giorno, garantendo nutrizione, salute, benessere; ha più di centomila occupati con un giro di affari di 4 miliardi e mezzo. La criticità più importante del nuovo codice appalti è che è strutturato per il settore dei lavori pubblici, mentre noi siamo un servizio, con contratti di 3, 5, 7 anni; la parte relativa alla revisione prezzi purtroppo non garantisce l’aumento dei nostri prezzi in base all’inflazione”.