Sud, audizione Carfagna su Pnrr: capitolo del piano dedicato

Capitolo dedicato al Sud in tutte le missioni del PNRR, aggiornamento dei LEP (Livelli essenziali di prestazione), attenzione alle aree interne del Paese e riforma delle ZES (Zone economiche speciali). Questi sono i focus dell’audizione del ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, che si è svolta martedì 16 marzo nelle commissioni congiunte Bilancio e Politiche Ue di Camera e Senato, in merito alla proposta di bozza definitiva del Piano nazionale di ripresa e resilienza e altri aspetti di competenza del suo dicastero.

PNRR

“Nella attuale bozza del Pnrr non c’è un una missione mirata specificatamente al Mezzogiorno, in quanto è un obiettivo trasversale dell’intero programma“, ha detto il ministro, “ma questo non può trasformarsi un una forma di elusione, pertanto in accordo con il ministro dell’Economia Daniele Franco abbiamo chiesto di realizzare un vero e proprio capitolo per il Sud in cui vengano esplicitati gli interventi e il numero di risorse destinate”. Il ragionamento, ha chiarito, “è in corso ma l’importanza che il governo sta dedicando al Mezzogiorno è dimostrata dalla percentuale di risorse dedicategli in ogni missione: nella digitalizzazione il sud intercetta circa il 50% degli investimenti, mentre per la transizione ecologica il 48% andrà al comparto agricolo meridionale.” In tal senso, ha specificato, è fondamentale il metodo che si utilizzerà nell’allocazione dei fondi, con obiettivi finali definiti ex ante, previamente selezionati, monitorati costantemente e con concessione delle risorse legata al raggiungimento degli scopi.

LEP (Livelli essenziali di prestazione)

Sui LEP, il ministro ha annunciato di aver avviato un confronto con il presidente della Commissione tecnica per i fabbisogni standard Gianpaolo Arachi, in cui è stato chiesto di includere il ministero per il Sud nei lavori del gruppo. Il tema dei livelli essenziali di prestazione, ha sottolineato Carfagna, è fondamentale per garantire a tutti i cittadini gli stessi diritti al di là del luogo di provenienza, e per questo, nell’ambito delle politiche di contrasto della povertà educativa indirizzeremo risorse per 250 milioni di euro, attraverso bandi rivolti ad enti Terzo settore. In tema di infrastrutture, il ministro ha assicurato che con i fondi del piano React UE, parallelo al Pnrr, si finanzieranno interventi nelle infrastrutture green e nell’implementazione di ferrovie e porti.

Aree interne

“Sempre con il ministro Franco”, ha detto Carfagna, stiamo prevedendo una specifica allocazione nella missione 6 del Pnrr, destinando più di 100 milioni di euro per il rafforzamento dei presidi ospedalieri di prossimità nei comuni con meno di 3000 abitanti”, iniziativa che avrà un notevole impatto socio-economico, facendo risparmiare ai cittadini spese e tempi di viaggio, e contribuendo ad un aumento dell’occupazione. “Quanto alla questione femminile, ancor più grave nelle aree interne sprovviste di una rete consona di servizi educativi di infanzia, verranno fissati dei livelli minimi di legge per asili nido e scuole materne, facilitando l’accesso al lavoro delle donne”.

Riforma delle ZES

“Quanto alle Zone economiche speciali, l’assetto attuale vede il commissario come mero organo di coordinamento”, ha denunciato il ministro, “pertanto i miei uffici stanno lavorando a una riforma dell’istituto che trasformi il commissario in regista e autorità che emani l’unico provvedimento attuativo finale.” L’impostazione della riforma, a detta del ministro, porterebbe le imprese ad avere come unico interlocutore il commissario che sarà dotato di un’unica struttura amministrativa di supporto. “Siamo coscienti che la macchina amministrativa per l’operato dei commissari è lunga, per questo lavoreremo affinché i tempi si dimezzino, anche grazie all’adozione della procedura silenzio-assenso della Conferenza dei servizi”.

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