Nuovo quadro finanziario pluriennale europeo: Gamberini: la proposta colpisce alcuni pilastri fondamentali della dimensione sociale

Roma, 17 luglio 2025 – “La proposta di Quadro finanziario pluriennale presentata dalla Commissione Europea segna una svolta profonda nelle priorità dell’Unione. Se da un lato apprezziamo gli sforzi di semplificazione e flessibilità, dall’altro siamo fortemente preoccupati per la ridefinizione delle politiche chiave che hanno sinora sostenuto l’integrazione e la coesione europea”. È quanto afferma il presidente di Legacoop, Simone Gamberini, commentando la proposta di Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2028-2034 presentata ieri dalla Commissione Europea.

“Non possiamo condividere – sottolinea Gamberini – il drastico ridimensionamento della Politica agricola comune (PAC), che vede un taglio del 30% degli aiuti diretti agli agricoltori, né la confluenza della Coesione e del secondo Pilastro PAC in un unico Fondo gestito dai governi nazionali. Questa ‘rinazionalizzazione‘ rischia di indebolire il ruolo delle Regioni e delle Città, minando il principio di convergenza e sviluppo equilibrato”.

Grave, secondo il presidente di Legacoop, anche la marginalizzazione della dimensione sociale. “Apprezziamo – osserva Gamberini – la novità del Fondo di competitività europea, a cui sono destinati circa 410 miliardi di euro, in quanto condividiamo la necessità di costruire una gamba finanziaria per sostenere la politica industriale europea e in particolare gli investimenti nelle tecnologie strategiche. Ma la destinazione di ben 131 miliardi all’industria della difesa e dello spazio contrasta con la necessità che la competitività europea non prescinda dalla dimensione sociale, ovvero dal lavoro dignitoso, dalla formazione e dall’inclusione”.

Forte preoccupazione per la scomparsa dell’autonomia del programma LIFE per l’ambiente, mentre è da valutare con favore l’incremento dei fondi per Horizon e Erasmus+. Luci che, tuttavia, non bilanciano le ombre.

“Ci auguriamo – conclude Gamberini – che il Parlamento europeo, quale espressione diretta dei cittadini, assuma un ruolo decisivo ascoltando società civile ed economie sociali. Come movimento cooperativo, assumeremo iniziative specifiche e di merito sul futuro Quadro finanziario pluriennale improntate ai valori europeisti che guidano il movimento cooperativo e a tutela di una idea di Europea dove la dimensione sociale delle imprese va di pari passo con l’innovazione e la competitività”.

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