Roma, 30 ottobre 2025 – Legacoop ha intitolato a Ivano Barberini la sala riunioni della Presidenza nazionale. L’inaugurazione, alla presenza della figlia Silvia, è avvenuta il 30 ottobre a Roma, al termine della riunione della Direzione nazionale.
Figura storica di dirigente cooperativo, Barberini ha svolto un’intensa attività nel movimento cooperativo rappresentato da Legacoop. Molti gli incarichi di responsabilità da lui ricoperti nel corso di una vita al servizio della tutela e della promozione della cultura e dell’impresa cooperative. Tra questi ricordiamo la presidenza dell’Associazione nazionale delle cooperative tra consumatori dal 1978 al 1996, la presidenza di Eurocoop, l’Associazione delle cooperative di consumatori europee dal 1990 al 1996, la presidenza di Legacoop dal 1996 al 2002.
Il 17 ottobre 2001, prima volta per un italiano, divenne presidente dell’ACI (Alleanza cooperativa internazionale), l’organizzazione mondiale delle cooperative, incarico mantenuto fino al 2009, anno della sua scomparsa. Da ricordare, inoltre, che il 14 ottobre 2008, nell’Aula Magna di Santa Lucia a Bologna, il Rettore dell’Università di Bologna, Pier Ugo Calzolari, ha consegnato a Ivano Barberini il prestigioso riconoscimento rappresentato dal Sigillum Magnum.
“Ho conosciuto Barberini nel 1994 – ha ricordato Simone Gamberini, presidente di Legacoop – quando mi affiancò nel lavoro che stavo portando avanti per cercare di avvicinare un gruppo di giovani dei centri sociali all’idea cooperativa; fu prodigo di consigli, senza nasconderci i rischi connessi alla costituzione di un’impresa, e ci incoraggiò ad andare avanti comunque, convinto che avremmo dato un contributo alla diffusione della cooperazione”.
Gamberini ha poi rievocato gli incontri successivi con Barberini “che – ha detto – è sempre stato per me un punto di riferimento, così come per molti altri che hanno poi costituito quella classe dirigente che ha governato e governa molte imprese cooperative, con la sua continua attenzione all’identità distintiva della cooperazione, all’esigenza di contemperare la coerenza con i principi e i valori della cooperazione con una forte tensione al cambiamento e all’innovazione”. Il presidente di Legacoop ha poi sottolineato come alla figura di Barberini sia stata dedicata la Fondazione che porta il suo nome, per conservare il suo patrimonio documentale e farne la base per attività di promozione della cultura cooperativa.
“Non avevamo però dedicato a Barberini, e lo facciamo con piacere oggi – ha proseguito il presidente di Legacoop – un luogo fisico che ricordasse una parte importante della sua vita vissuta in questo palazzo”, ricordando che a Gamberini è stata dedicata una sala nella sede della Japan cooperative alliance, visitata in occasione della recente missione di Legacoop a Expo Osaka 2025, oltre a numerosi tributi che gli sono stati riservati dalle organizzazioni cooperative in tutto il mondo, a testimonianza del segno che ha lasciato come presidente dell’Alleanza cooperativa internazionale.
La figlia di Barberini, Silvia, ha ricordato che etica e identità erano per lui “un’ossessione, come testimoniano anche il contenuto del suo libro ‘Come vola il calabrone’ e la lectio magistralis pronunciata in occasione del conferimento del Sigillum magnum da parte dell’Università di Bologna”.
“Stamattina – ha aggiunto – ho ascoltato un intervento che illustrava il vostro progetto sull’intelligenza artificiale, ispirato alla volontà di creare qualcosa di fortemente identitario, che marchi la differenza con gli altri. Credo che ne sarebbe stato molto orgoglioso, così come per l’attenzione che riservate alle nuove generazioni, un altro punto fermo della sua attività”.
“Vi ringrazio moltissimo per questa iniziativa – ha concluso – e vi auguro di cuore di proseguire con successo la vostra attività al servizio della cooperazione”.
 
				 
															







 
								