DALLE ISTITUZIONI – 29 SETTEMBRE 2025

Governo

Atteso a un prossimo Consiglio dei ministri un disegno di legge del governo con delega per il riordino e la semplificazione della disciplina in materia di edilizia e costruzioni, che sarà probabilmente abbinato alla proposta di legge di Erica Mazzetti, responsabile lavori pubblici di FI, sullo stesso tema. Il testo delega l’esecutivo ad adottare, entro 18 mesi dall’entrata in vigore del disegno di legge, uno o più decreti legislativi con disposizioni intese a riordinare e semplificare la disciplina sull’edilizia, anche tramite la redazione di un nuovo testo unico.

Secondo fonti stampa il Documento programmatico di bilancio è atteso in Consiglio dei ministri mercoledì prossimo. Conterrà l’aggiornamento delle stime macroeconomiche e dei conti pubblici per il prossimo triennio, sul cui impianto verrà redatta la legge di Bilancio, attesa in Cdm verso la metà di ottobre per dare il via all’esame in Parlamento, che dovrà concludersi il 31 dicembre.

È stato pubblicato il decreto del Capo Dipartimento dell’Editoria della Presidenza del Consiglio, Luigi Fiorentino, che definisce i requisiti e le modalità per la fruizione del contributo previsto dal dpcm del 17 aprile 2025 – interventi di sostegno all’editoria per l’anno 2025 – a favore dei punti vendita, in via non prevalente, di quotidiani e periodici, che svolgono l’attività nei comuni privi di edicole. È riconosciuto un rimborso fino a 4mila euro per coprire il 60% di alcune spese sostenute nel 2024, tra cui: IMU, TASI, CUP, TARI, canoni di locazione, servizi di fornitura di energia elettrica, servizi telefonici e di collegamento a internet. Le domande possono essere presentate dal 15 ottobre al 13 novembre 2025.

Parlamento

Via libera definitivo martedì scorso dall’Assemblea del Senato al disegno di legge di Giuseppe Conte (M5S) e abbinati con delega in materia di retribuzione dei lavoratori (ex salario minimo). Il testo è ora atteso sulla Gazzetta ufficiale per l’entrata in vigore. La delega deve essere attuata tramite l’adozione di uno o più decreti legislativi entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, con l’obiettivo di garantire il diritto di ogni lavoratore a una retribuzione proporzionata e “stabilire criteri che riconoscano l’applicazione dei trattamenti economici complessivi minimi dei contratti collettivi nazionali più applicati”.

Giovedì scorso è stato approvato in prima lettura dall’Aula del Senato il decreto legge reati ambientali e Terra dei fuochi, già trasmesso a Montecitorio e assegnato per l’esame referente in seconda lettura, dal quale non sono attese modifiche, alla commissione Giustizia. Durante l’esame a palazzo Madama, con un emendamento del relatore Sandro Sisler (FdI), è stato introdotto presso la Presidenza del Consiglio dei ministri un dipartimento denominato “Dipartimento per il sud”, da disciplinare con dpcm entro 30 giorni dalla conversione in legge del decreto. A partire dall’entrata in vigore del dpcm, è soppressa la struttura di missione ZES per il Sud, istituita dal decreto Sud e coesione (dl 124/2023).  

Il ministro per gli Affari europei, Tommaso Foti, ha risposto mercoledì scorso in Aula alla Camera a un’interrogazione a prima firma Piero De Luca (PD) chiarendo che non è stato fatto nessun taglio relativamente allo stato di avanzamento del PNRR. Foti ha fatto sapere che tutti gli obiettivi del Piano saranno raggiunti entro il 30 giugno 2026, ma serve un migliore coordinamento Stato-Regioni per non incorrere in eventuali ritardi nell’attuazione. In totale, a oggi, risultano attivi 447mila progetti finanziati. Di questi, 294 mila sono conclusi, 28 mila in fase di completamento e 109 mila in corso. Il governo, ha sostenuto il ministro, ha già destinato al Sud risorse in misura maggiore a quanto indicato dalla clausola contenuta nel PNRR, che intende assicurare che almeno il 40% dei fondi sia destinato alle regioni del Mezzogiorno.

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