Dall’Assemblea dei soci di Cooperfidi via libera al bilancio di esercizio 2023: utile al +163% rispetto a 2022

Martedì 30 aprile l’Assemblea dei delegati dei soci di Cooperfidi Italia – il confidi di riferimento dell’economia cooperativa, del no-profit e del settore primario, vigilato dalla Banca d’Italia a norma dell’articolo 106 del Testo Unico Bancario – si è riunita ed ha approvato all’unanimità il Bilancio dell’Esercizio 2023.

Il Bilancio approvato all’unanimità dai delegati, espressione di una base sociale composta al 31 dicembre 2023 da 7.391 soci, si è chiuso con un utile di 308 mila euro, in aumento del +163% rispetto al 2022 quando si era attestato a 117 mila euro. Questo importante risultato nasce dalla combinazione di diversi fattori positivi: (i) l’aumento del 6.2% delle commissioni nette che hanno raggiunto 2,4 milioni di euro a fronte di una crescita dei volumi del 10%; l’incremento del margine di intermediazione del +25.6% grazie alla crescita del margine di interesse passato da 295 mila euro nel 2022 a 811 mila euro nel 2023; (iii) il miglioramento del risultato della gestione finanziaria che ha visto un progresso del +32.6%.

Nel 2023 è continuata la crescita dei volumi e degli stock di attività con tassi superiori rispetto alle previsioni del Piano Triennale 2022-24. I volumi garantiti si sono attestati a 55,9 milioni di euro e lo stock delle garanzie in essere a 132,1 milioni di euro, con una crescita del 7.1% rispetto al 2022.

In questo contesto di crescita, Cooperfidi Italia conferma la sua vocazione al servizio dell’economia cooperativa e sociale: il 49% delle garanzie sono stese emesse a favore dell’economia sociale, l’attività con le imprese cooperative ha raggiunto l’86% del totale (era il 76% nel 2022) con uno stock di garanzie che raggiunge quota 71%. Nel 2024 la società si pone l’obiettivo di rafforzare la sua capillarità nel Paese diminuendo la concentrazione di attività nel Centro-Nord dove, nel 2023, era presente il 70% dei volumi ed il 77% dello stock di garanzie.

“Cooperfidi Italia si conferma stabilmente sopra la soglia dei 150 milioni di euro di attività finanziarie necessaria per permanere nell’Albo dei Confidi Vigilati dalla Banca d’Italia: i nostri volumi crescono e nel 2023 hanno infatti raggiunto quota 197,5 milioni. Ci confermiamo un confidi solido e con una elevata copertura dei crediti deteriorati che raggiunge quota 74.1% e un indice Texas Ratio, ovvero il rapporto tra crediti deteriorati netti e patrimonio netto, del 24.8%” – dichiara Mauro Frangi, presidente di Cooperfidi Italia – “In questo periodo storico, si aprono nuovi ed interessanti spazi per la garanzia mutualistica: le banche sono tornate a pensare e decidere secondo le garanzie e quelle pubbliche stanno diminuendo dopo il boom post pandemico. A questo si unisce il fatto che con la nuova normativa europea CRR3, che entrerà in vigore il prossimo gennaio 2025, verranno riconosciuti sia l’autonomia e l’identità dei consorzi fidi vigilati che una maggiore economicità nell’uso delle garanzie per le banche partner grazie alla ponderazione del rischio”.

“In un contesto macroeconomico del credito difficile, Cooperfidi Italia si pone l’obiettivo strategico di stabilizzare la capacità di produrre reddito – aggiunge il presidente Frangi – “proseguendo nel consolidamento dimensionale e nella stabilizzazione dei margini grazie all’aumento dell’efficienza operativa, una dimensione pienamente nazionale e un rafforzamento ulteriore del rapporto di collaborazione con le banche, in particolare quelle di credito cooperativo e quelle più attive nel mondo dell’economia sociale”.

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