Covid e misure UE per l’economia: il report di Anpal Servizi
Aggiornato all’11 maggio con i provvedimenti di Francia, Germania, Spagna, Austria, Belgio, Svezia e Inghilterra. Trovi anche le decisioni delle principali istituzioni UE
Un insieme di interventi variegato e un ampio ventaglio di risorse e fondi. L’Unione Europea – tra misure della Banca Centrale Europea, proposte della Commissione UE e decisione del Consiglio Europeo – sta programmando e in alcuni casi già mettendo in campo un arsenale potente e coordinato per contrastare gli effetti economici del Coronavirus.
Risposte significative, alle quali si affiancano quelle che stanno adottando i Paesi membri per supportare le imprese e i lavoratori, con l’obiettivo di attenuare gli effetti dell’epidemia sul tessuto produttivo e per porre da subito le basi per un’accelerazione immediata una volta passata l’emergenza.
Anpal Servizi sta curando ogni settimana una ricognizione sulla strategia e le mosse dell’UE nel suo complesso e – più nello specifico – di Francia, Germania, Spagna, Austria, Belgio, Svezia e Regno Unito (uscito lo scorso 30 gennaio dall’Unione Europea).
Il report di Anpal Servizi
Il report – curato dalla “Linea Benchmarking nazionale e internazionale-Direzione Studi e Ricerche” – è realizzato attraverso la consultazione dei soli siti istituzionali di riferimento di ciascuno Paese e, al momento, è aggiornato all’11 maggio.
La parte europea è suddivisa in tre categorie:
- sostegno all’economia;
- sostegno all’occupazione;
- fondi strutturali e di investimento europei (SIE).
E descrive le misure che l’Unione Europea ha ideato per garantire una risposta coordinata ed estesa allo shock economico, come ad esempio:
- il piano di emergenza da 750 miliardi di euro della BCE;
- la mobilitazione dei Fondi strutturali non ancora assegnati;
- l’utilizzo del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione.
Il totale delle risorse mobilitate finora a livello UE è di poco inferiore ai 3400 miliardi così suddivisi:
- 2450 miliardi – Misure e risorse nazionali, tra cui programmi già approvati nell’ambito delle disposizioni sugli aiuti di Stato;
- 100 miliardi – SURE (sostegno per i rischi di disoccupazione);
- 200 miliardi – Fondo di garanzia paneuropea della BEI a sostegno delle piccole e medie imprese;
- 330 miliardi – Misure nazionali adottate nell’ambito del meccanismo di flessibilità dell’UE;
- 240 miliardi – Meccanismo europeo di stabilità;
- 70 miliardi – Sostegno diretto del bilancio UE.