Bologna, 8 maggio 2025 – Un punto di ritrovo “normale” per persone “speciali”, tutti i venerdì (per un totale di 40 serate) dalle 18 alle 22 al Bass’Otto, ristorante self-service della cooperative di ristorazione Camst group a Bologna. È il progetto Blu Bass’Otto: un luogo pensato affinché persone con Disturbo dello Spetto Autistico possano prendere insieme un aperitivo, giocare a carte o guardare insieme una partita del Bologna, in centro città. Le persone si troveranno in un ambiente dove esprimere i propri interessi, socializzare attraverso la condivisione di esperienze e giochi o semplicemente rilassarsi, con la presenza di un facilitatore che possa rispondere a qualunque tipo di necessità. Il progetto, che coinvolge l’Associazione nazionale genitori dei soggetti autistici (NGSA) di Bologna, Azienda USL di Bologna, Comune di Bologna e Camst group, nasce per offrire un ambiente appositamente pensato per persone con Disturbo dello Spettro Autistico, che favorisca nuovi rapporti e coinvolga le persone rispettando i loro interessi e le loro caratteristiche.
“Si tratta dell’ennesimo bell’esempio che Bologna offre di quanto possa essere positiva la collaborazione tra istituzioni e terzo settore”, dichiara Rita di Sarro, Responsabile del programma integrato disabilità e salute dell’Azienda Usl di Bologna. “È bello e positivo sapere di come l’integrazione passi per il lavoro, come nel caso dei locali che impiegano persone con disabilità, e ora altrettanto bello e positivo inaugurare un ciclo di incontri in un locale che fa parte della nostra quotidianità per il quale viene immaginata e realizzata una organizzazione che consente un accesso facilitato alle persone con spettro autistico per un momento di svago o di semplice relax.”
“Con Angsa, Camst e Ausl abbiamo messo il primo tassello di un percorso importante che stiamo costruendo e che crescerà anche attingendo ai fondi europei” spiega Matilde Madrid, assessora al welfare del Comune di Bologna. “Faremo in modo che Bologna sia sempre più pronta da questo punto di vista – aggiunge Madrid – perché la vita delle persone con disturbo dello spettro autistico non può essere un tema solo della famiglie ma dev’essere un tema di tutta la comunità, quindi della città di Bologna.”
“Siamo impegnati nello sviluppo professionale di persone in situazione di fragilità lavorando in collaborazione con enti pubblici e terzo settore. Ad esempio, attiviamo tra 50 e 100 tirocini l’anno per favorire l’autoconsapevolezza e l’autonomia delle risorse selezionate” spiega Mattia Grillini, vicepresidente Camst group. “Nel quadro di questo impegno – prosegue Grillini – ci è sembrato naturale partecipare a Bologna Città Blù mettendo a disposizione non solo la nostra organizzazione e le nostre competenze, ma anche un nostro spazio nel cuore del centro storico, per consentire alle persone con DSA di vivere in modo protetto momenti di normalità e spensieratezza, ogni venerdì sera. L’auspicio è che l’’iniziativa abbia successo e che possa essere d’esempio per altre realtà.”
Al brindisi per l’avvio del progetto, che si è tenuto il 7 maggio al Bass’Otto, ha preso parte anche il sindaco del Comune di Bologna, Matteo Lepore. Per l’occasione ANGSA ha consegnato ai rappresentanti istituzionali dell’Ausl, del Comune e di Camst le prime tessere del club dei soci dell’associazione.