Riforma dei porti, Legacoop Romagna: Ravenna resti una priorità nazionale

Ravenna, 30 ottobre 2025 – Il porto di Ravenna è un’infrastruttura strategica per la Romagna e per l’intero sistema produttivo nazionale. Alla luce del recente confronto tra istituzioni e operatori del cluster marittimo, Legacoop Romagna ha ribadito la necessità di mantenerlo al centro della strategia nazionale dei porti, come piattaforma logistica e industriale di riferimento per l’Adriatico e per il Paese.

I dati aggiornati a settembre confermano un trend positivo: 17,9 milioni di tonnellate movimentate nei primi otto mesi del 2025, con una crescita del 6% rispetto al 2024. Un risultato importante, che tuttavia deve essere accompagnato dal completamento delle opere infrastrutturali in corso e da una governance stabile e competente capace di garantire continuità e sviluppo.

L’insieme dei progetti in atto – dal Ravenna Port Hub all’adeguamento delle banchine e al potenziamento dei collegamenti intermodali – vale oltre 500 milioni di euro. Secondo Legacoop Romagna, è indispensabile assicurare risorse certetempi di realizzazione definiti e una collaborazione costante tra governo, Regione, Autorità di Sistema Portuale e sistema economico territoriale, per evitare ritardi e dispersioni di energie.

“Il porto di Ravenna – ha dichiarato Paolo Lucchi, presidente di Legacoop Romagna – è una delle infrastrutture più strategiche del Paese e la sua crescita deve essere parte integrante della pianificazione nazionale. Servono certezze sulle opererisorse adeguate e una governance solida. La cooperazione è pronta a collaborare con tutte le istituzioni, convinta che il porto sia un motore essenziale per l’economia, la transizione energetica e la sostenibilità del territorio. La riforma nazionale dei porti oggi in discussione richiede attenzione e coesione: Ravenna deve continuare a muoversi come un territorio unito, capace di far valere le proprie priorità all’interno del sistema portuale italiano. Legacoop sarà in campo anche a livello nazionale per sostenere le ragioni del porto e delle imprese cooperative che vi operano”.

Condividi su:
Leggi altri articoli correlati