Vignale (LI), 1° luglio 2025 – È ufficialmente nata oggi, martedì 1° luglio, Unicoop Etruria, frutto della fusione tra Unicoop Tirreno e Coop Centro Italia. Con 780 mila soci, oltre 170 punti vendita distribuiti in Toscana, Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo e circa 5.800 lavoratori, la nuova realtà cooperativa si colloca tra le più rilevanti nel panorama nazionale.
Il percorso di aggregazione, avviato lo scorso gennaio a seguito delle deliberazioni dei rispettivi consigli di amministrazione, è stato condiviso con gli organismi di rappresentanza dei soci, il personale direttivo e le organizzazioni sindacali. Tra febbraio e marzo, la proposta di fusione è stata al centro delle assemblee dei soci, che l’hanno approvata a larga maggioranza, sancendo così una svolta storica per entrambe le cooperative.
Unicoop Etruria può contare su un fatturato annuo stimato di circa un miliardo di euro, tra gli obiettivi prioritari figura la conferma del marchio Coop come punto di riferimento economico e sociale nei territori in cui opera.
Tra le principali novità introdotte, vi è l’adozione di un nuovo modello di governance, fondato su una netta separazione tra rappresentanza dei soci e gestione operativa. Il Consiglio di sorveglianza, espressione della base sociale, avrà un ruolo strategico e di indirizzo rafforzato, il Consiglio di gestione, invece, sarà responsabile dell’attuazione delle politiche e della conduzione aziendale.
Con questa fusione, Unicoop Etruria guarda al futuro con l’ambizione di consolidare il proprio impegno sociale e rafforzare la presenza cooperativa sul territorio, restando fedele ai valori mutualistici e partecipativi che da sempre contraddistinguono il movimento cooperativo.
“Oggi viene compiuto un passo importante per la costruzione di un nuovo percorso della cooperazione di consumo”, ha sottolineato Simone Gamberini, presidente di Legacoop. “La nuova realtà cooperativa – ha aggiunto – nasce oggi sulla scorta della partecipazione attiva e del voto dei soci, che hanno dato mandato al gruppo dirigente di disegnare un futuro in cui proprio i soci, attraverso il Consiglio di Sorveglianza, avranno un ruolo di controllo rispetto alla realizzazione degli obiettivi di un piano industriale ambizioso guidato dall’equilibrio tra la dimensione cooperativa e quella imprenditoriale che dovranno andare sempre di pari passo”.