Udine, 2 settembre 2025 – La normativa attuale della Regione Friuli-Venezia Giulia sulla regolamentazione della gestione del sistema di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati prevede che, all’interno di una comunità dedicata, un’équipe multidisciplinare debba guidare i ragazzi in un percorso di crescita personale, favorendo l’integrazione sociale e socio-culturale, la responsabilizzazione e l’autonomia. Di recente, in Consiglio regionale si è riaperto il dibattito sul tema e, in una nota, LegacoopSociali FVG ha segnalato alcune criticità nelle strutture: ecco perché, il presidente dell’associazione Paolo Felice (in rappresentanza delle cooperative sociali Duemilauno Agenzia Sociale, Coop. ACLI, Coop. Lybra, Coop. La Quercia, Coop. Prisma) ha espresso alle istituzioni locali l’esigenza di adottare una strategia condivisa.
Secondo Felice, “è fondamentale che le strutture di accoglienza abbiano dimensioni ridotte, per consentire una maggiore efficacia dei percorsi di inclusione, migliorare la gestione dei centri, ed evitare di nuocere l’ordine pubblico” (la media delle comunità delle associate a LegacoopSociali si aggira attorno alle 20 presenze). Il presidente ha anche incoraggiato le verifiche presso le comunità da parte degli enti locali, oltre a incontri sui territori, per approfondire la conoscenza delle attività svolte al loro interno e delle complessità che quotidianamente vengono affrontate dagli operatori.