Manovra: Gamberini (Legacoop), bene attribuire centralità alle imprese, ma servono provvedimenti di lungo respiro a sostegno della crescita

Roma, 17 ottobre 2025 – “Bene attribuire centralità alle imprese nella manovra: l’auspicio è che questa dichiarazione di intenti si traduca in provvedimenti di lungo respiro e in una disponibilità al confronto con le parti sociali, che abbiamo sollecitato in occasione dell’incontro di lunedì a Palazzo Chigi, per definire un quadro di politiche industriali di sostegno agli investimenti per la crescita del Paese”.

Ad affermarlo è il presidente di Legacoop, Simone Gamberini, commentando le parole della premier Meloni.

“L’annuncio di voler destinare 4 miliardi a super e iper ammortamento -sottolinea Gamberini- è un segnale importante, ma non ancora sufficiente, come sostanzialmente riconosciuto dalla stessa presidente del Consiglio, che ha precisato come il governo stia valutando la possibilità di usare la revisione di medio termine della Politica di coesione per aumentare queste risorse. L’auspicio è che adesso si passi dalle parole ai fatti e che, accogliendo la richiesta avanzata dalle parti sociali, si avvii un tavolo di confronto per definire interventi efficaci che mettano in condizione le imprese di programmare investimenti per promuovere la crescita complessiva del Paese, con un’attenzione particolare ai soggetti dell’Economia Sociale”.

“Le misure in materia di riduzione delle tasse e di sostegno ai salari che avevamo richiesto nell’incontro a Palazzo Chigi -prosegue il presidente di Legacoop- sono importanti per garantire la difesa del potere d’acquisto dei lavoratori ed in linea con quanto da tempo richiesto da Legacoop, ovvero un supporto del Governo a fianco delle categorie che i contratti li rinnovano. Per non creare iniquità sarebbe però opportuno che rientrassero nel perimetro tutti i rinnovi effettuati negli ultimi tre anni (dal 2024, anno successivo al picco inflattivo) per non penalizzare chi, come il sistema cooperativo, ha risposto attivamente per primo alle necessità dei lavoratori”.

“Desta inoltre preoccupazione, ma attendiamo di avere maggiori informazioni -conclude Gamberini- l’assenza di un qualsiasi richiamo ai temi previdenziali, compresa la Previdenza Complementare. Più volte abbiamo sollecitato questo Governo ad intervenire a supporto delle parti sociali e delle imprese per dare forza al secondo pilastro previdenziale, per costruire un futuro migliore per i giovani lavoratori. Avere la capacità di guardare al futuro, oltre che al presente, dovrebbe essere la prerogativa di chi governa il nostro Paese”.

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