Legge di Bilancio, LPS segnala i rischi dell’emendamento sull’archeologia preventiva

L’Associazione chiede alle istituzioni di evitare ricadute negative sulla tutela dei beni culturali e della filiera professionale dell’archeologia

Roma, 20 novembre 2025 – Legacoop Produzione e Servizi ha inviato una comunicazione al ministro della Cultura Alessandro Giuli e al presidente della commissione Bilancio del Senato, Nicola Calandrini (di Fratelli d’Italia), per esprimere la sua forte preoccupazione riguardo all’emendamento 108.0.11 al disegno di legge di bilancio 2026, attualmente in discussione nella commissione di Palazzo Madama presieduta da Calandrini.

L’emendamento prevede una modifica al Codice dei beni culturali e del paesaggio, che limiterebbe la possibilità per gli enti di tutela di applicare le procedure dell’archeologia preventiva esclusivamente alle aree già tutelate ai sensi degli articoli 12 e 13 del Codice.

Secondo Legacoop Produzione e Servizi, una simile modifica:

  • ridurrebbe drasticamente il campo d’azione dell’archeologia preventiva, oggi fondamentale per garantire adeguati livelli di tutela del patrimonio culturale;
  • ​metterebbe a rischio l’attuazione dei principi costituzionali e degli obblighi internazionali assunti dall’Italia in materia di salvaguardia dei beni culturali;
  • contrariamente agli obiettivi dichiarati, potrebbe rallentare la realizzazione delle opere pubbliche, generando sospensioni dei cantieri e varianti in corso d’opera in caso di rinvenimenti archeologici imprevisti;
  • avrebbe un impatto gravissimo sulle imprese dell’archeologia, un settore che oggi occupa migliaia di professionisti qualificati.

L’Associazione chiede alle istituzioni di non approvare l’emendamento proposto, per evitare conseguenze negative sulla tutela del patrimonio culturale, che rappresenta un punto di forza riconosciuto del nostro Paese, e sulla filiera professionale dell’archeologia.

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