Legacoop Romagna, ricostruzione post alluvione: bene il cambio di passo, ora serve scatto in avanti

L’Associazione: solo il 3,5% degli aventi diritto ha ricevuto un risarcimento, per un totale di 134 milioni di ristori su 3,5 miliardi di danni.

Bagnacavallo (RA), 9/5/2025 – La nomina del commissario straordinario Fabrizio Curcio e il lavoro della Regione Emilia-Romagna hanno imposto un deciso cambio di passo alla ricostruzione post alluvione. Ora serve un altro scatto in avanti, una collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti per mettere in sicurezza il territorio in tempi rapidi e accelerare gli investimenti. 

Questo il messaggio che Legacoop Romagna ha lanciato oggi a Bagnacavallo, dove è tornata ad accendere i riflettori sui territori colpiti dall’alluvione con l’evento “La Memoria dell’Acqua”. 

L’incontro ha rappresentato l’occasione per fare il punto con la struttura commissariale alla ricostruzione e con la Regione, rappresentata dal tecnico Gianluca Loffredo e dalla sottosegretaria alla presidenza Manuela Rontini.

A fine 2024 – hanno spiegato il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi, e il coordinatore di Ravenna, Mirco Bagnari – su 7mila interventi avviati per la messa in sicurezza del territorio ne erano stati completati poco più di un terzo. Con il passaggio da Figliuolo a Curcio alla guida della struttura commissariale si è assistito a un sensibile cambio di passo e di approccio, ma la piattaforma Sfinge (il portale della Regione tramite il quale inviare le domande di rimborso) continua a essere accessibile con molta difficoltà. I danni ai privati dalle alluvioni del maggio 2023 sono stati 3,5 miliardi di euro, gli aventi diritto sono circa 80mila tra imprese e famiglie, di questi circa il 5% è riuscito a completare la domanda, per un importo complessivo richiesto di circa 300 milioni di euro. Quelle che hanno ricevuto almeno un provvedimento di concessione sono state circa 3mila (il 3,5% degli aventi diritto, un anno fa erano appena 132, pari allo 0,1%), per un totale di 134 milioni di ristori, il 40% alle imprese e il resto alle famiglie. 

Le cooperative agricole braccianti di Ravenna, che nel 2023 avevano registrato danni per 30 milioni di euro, hanno ricevuto finora dalla sola piattaforma Sfinge circa 1,2 milioni di euro di ristori.

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