Roma, 27 novembre 2025 – Si è tenuto il 26 novembre, presso i Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia, il convegno nazionale “Zavattini cooperatore: cultura, giovani e media”, promosso da CulTurMedia e Legacoop Emilia Ovest in collaborazione con Biblioteca Panizzi, Archivio Zavattini, Università di Modena e Reggio Emilia, ArcheoSistemi ed Electa. In occasione della settima tappa del 50° anniversario dalla fondazione del settore cultura di Legacoop (CulTurMedia), il convegno ha celebrato Cesare Zavattini, il primo presidente delle cooperative culturali di Legacoop. L’evento si è inserito anche nel programma delle celebrazioni per gli 850 anni dell’Università di Modena e Reggio Emilia, rafforzando il dialogo tra cooperazione culturale e mondo accademico. L’incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, cooperative culturali, studiosi e testimoni del percorso di Zavattini.
Zavattini, conosciuto come sceneggiatore, scrittore e intellettuale visionario, fu anche un convinto sostenitore della cultura come bene comune e strumento di emancipazione sociale. La sua adesione al movimento cooperativo e il ruolo di primo presidente del settore cultura hanno testimoniato la sua visione pionieristica: la cultura come impresa collettiva, accessibile, generativa.
Il convegno si è aperto con i saluti istituzionali di Marco Mietto, assessore a Cultura e giovani del Comune di Reggio Emilia, Edwin Ferrari, presidente di Legacoop Emilia Ovest, e Alberto Ferraboschi, direttore della Biblioteca Panizzi. È seguito poi un dialogo di approfondimento su Zavattini con Mario Lanzafame dell’archivio Zavattini – cooperativa EBLA e Roberto Meglioli di Legacoop Emilia Ovest.
Le testimonianze hanno visto protagonisti Bruno Borghi, fondatore del settore cultura di Legacoop Emilia-Romagna, le cooperative “Pazlab” con Matteo Serra e “BAM! Strategie culturali” con Vanessa Gregorin, che hanno evidenziato l’opportunità rappresentata dalla forma cooperativa per sviluppare progetti legati ai media, ai nuovi linguaggi, alla cultura dell’informazione. Al dibattito, moderato dal professor Vanni Codeluppi dell’Università di Modena e Reggio Emilia, hanno preso parte Giovanna Barni, presidente CulTurMedia nazionale, i curatori dell’Edizione nazionale delle opere di Cesare Zavattini, Nicola Dusi e Alma Frangipane, e Massimo Neri dell’Osservatorio cittadinanza e impresa dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
In chiusura, si è svolta la presentazione del volume “Zavattini A-Z” edito da Electa, con Maria Teresa Carbone che ha intervistato il curatore Guido Conti. Quest’ultimo momento è stato legato al contest “Un metro di libri” promosso da CulTurMedia e ispirato all’appello di Cesare Zavattini del 1975 (“Un metro di libri in ogni casa!”), per la creazione di spazi dedicati alla lettura.
“Tra i molti insegnamenti che Zavattini ci ha lasciato, e che oggi è importante riaffermare e tradurre in pratica” – ha dichiarato Giovanna Barni – “vi è quello della centralità dell’artista, del creativo, dell’intellettuale “responsabile”: una figura che chiede dignità nel lavoro ma che, al tempo stesso, sceglie di rinunciare all’individualismo per contribuire al miglioramento della società attraverso una cultura popolare, aperta e inclusiva.” “La forma cooperativa – ha continuato – offre a queste energie una modalità di produzione ed espressione che coniuga indipendenza, mutualismo, multidisciplinarietà e impegno sociale in linguaggi innovativi. È un modello quanto mai necessario per le nuove professioni creative e per affrancarci dalla dipendenza dalle piattaforme dominanti. Per questo CulTurMedia e le università lanceranno un’iniziativa comune rivolta ai giovani, per diffondere questo messaggio e offrire loro una prospettiva concreta e una speranza”.






