Agribios, la cooperativa che trasforma i rifiuti verdi in opportunità per il territorio e l’economia circolare
Nata nel 2014 e costituita formalmente come società cooperativa agricola nel 2015, Agribios rappresenta un esempio virtuoso di come una cooperativa possa coniugare sostenibilità, innovazione e valorizzazione del territorio. Con sede a Pistoia, nel cuore del distretto florovivaistico toscano, la cooperativa ha saputo trasformare un problema storico del settore – la gestione degli scarti vegetali – in un’opportunità concreta per le imprese agricole e per l’intera filiera.
Alla guida della cooperativa la presidente Stefania Marchionni, affiancata da un consiglio di amministrazione composto per il 50% da donne, con una governance che conta oggi 252 soci, in costante crescita dal 2017.
La missione di Agribios è chiara: dare nuova vita agli scarti dei vivai e delle aziende agricole, trasformandoli in risorse per la produzione agricola, per la biomassa e per materiali fertilizzanti. In un contesto come quello della Valle dell’Ombrone pistoiese, dove solo dai vivai si producono ogni anno migliaia di tonnellate di residui vegetali, la cooperativa ha saputo creare un modello di economia circolare in grado di valorizzare ciò che prima era considerato rifiuto.
Il processo produttivo di Agribios è rigoroso e articolato: gli scarti vegetali vengono raccolti, pesati, controllati e separati per tipologia. Tramite bio-trituratori, vagli e macchinari specializzati, il materiale viene trasformato in tre linee principali: materiale terrigeno, pomice e materiale lignocellulosico da biomassa. La recente introduzione di un vaglio flip-flow altamente efficiente permette di ottenere materiali di qualità superiore, adatti anche alla vendita a uso agricolo e al settore hobbistico, con una frazione di inerti ridotta secondo le normative vigenti.
Oltre alla trasformazione, Agribios ha introdotto servizi innovativi per i soci, come il ritiro e la triturazione degli scarti direttamente in azienda, il noleggio di macchinari e il supporto completo nella gestione dei rifiuti. Recentemente, in collaborazione con REVET S.p.A., la cooperativa ha esteso la raccolta anche agli imballaggi in plastica e legno, chiudendo così ulteriormente il ciclo di economia circolare del distretto florovivaistico.
La portata innovativa di Agribios non si limita ai processi produttivi, la cooperativa ha infatti investito in certificazioni internazionali, sistemi di gestione ambientale, report di circolarità e bilancio sociale, dimostrando come il rispetto dell’ambiente possa diventare un elemento competitivo e un valore condiviso con soci e clienti. In prospettiva, Agribios sta lavorando per ottenere anche altre certificazioni, puntando a un sistema di gestione integrato che unifichi qualità, sicurezza e sostenibilità ambientale.
I progetti futuri della società prevedono la costruzione di tettoie per la gestione ottimale dei materiali, l’acquisto di macchinari per il cippato (legno sminuzzato in scaglie) e la produzione di fibra di legno, in grado di sostituire materie prime ad alto impatto ambientale come torba e fibra di cocco, e l’installazione di linee di insacchettamento per prodotti destinati sia al mercato professionale che retail. Tutto ciò con l’obiettivo di rafforzare la qualità dei substrati agricoli e promuovere un modello sostenibile di filiera corta.
Agribios dimostra che una cooperativa agricola può generare valore economico e sociale, migliorare l’efficienza delle imprese agricole e contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale del settore: la cooperativa trasforma quello che un tempo era un costo per le aziende vivaistiche in un vantaggio concreto, creando prodotti di qualità e servizi innovativi e sostenibili. L’esperienza di Agribios è un esempio di come l’innovazione tecnologica e organizzativa possa convivere con la cooperazione e la mutualità, promuovendo lo sviluppo del territorio e la sostenibilità dell’intero distretto florovivaistico pistoiese.







