La cooperativa sociale Cadiai colma il vuoto normativo e riconosce l’inquadramento professionale D2 agli educatori

La scelta anticipa la contrattazione collettiva

Bologna, 15 dicembre 2025 – Con l’entrata in vigore della legge 55/2024, che riforma le professioni pedagogiche ed educative e prevede l’istituzione degli albi professionali per pedagogisti ed educatori socio-pedagogici, l’iscrizione all’albo diventa requisito necessario per l’esercizio della professione. La legge definisce i titoli di studio, il tirocinio abilitante, i campi di intervento e le modalità di esercizio, ma esclude tuttavia numerose lavoratrici e lavoratori già operativi nel settore.

Per affrontare questo vuoto normativo, CADIAI ha deciso di riconoscere, a partire dal 1° gennaio 2026, il livello D2 a tutto il personale educativo senza il titolo previsto dalla legge, purché con almeno cinque anni di anzianità nella cooperativa. Il riconoscimento sarà esteso progressivamente a tutte le educatrici e gli educatori privi dei requisiti per l’accesso all’albo entro due anni.

La misura riguarda circa il 30% del personale educativo della cooperativa, attualmente inquadrato come D1 secondo il CCNL adottato, pur svolgendo le stesse funzioni e responsabilità del personale D2. L’iniziativa non prevede finanziamenti esterni ed è finalizzata a valorizzare l’esperienza maturata sul campo e a garantire condizioni contrattuali coerenti con le mansioni effettivamente svolte.

La decisione è stata accolta positivamente dalle organizzazioni sindacali, che ne hanno riconosciuto l’importanza per la tutela dei lavoratori. Con questa scelta, Cadiai anticipa la contrattazione collettiva nazionale, proponendo un modello di gestione che valorizza l’esperienza, tutela la qualità dei servizi educativi e mette al centro il personale educativo, in attesa di interventi normativi strutturali.

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