Il 10 dicembre a Roma evento finale degli Stati generali della cooperazione sociale

Roma, 27 novembre 2025 – Il 10 dicembre Legacoopsociali si terrà a Roma l’ultima tappa degli Stati generali della cooperazione sociale. Dopo le tappe di Biella, Fabriano e Salerno nella capitale – all’Eurostars Roma Aeterna – sarà presentato il Manifesto “Controvento”, il claim che ha accompagnato le tre tappe e la campagna social, con oltre 300 video prodotti e diffusi, in cui hanno preso la parola cooperatori e cooperatrici sociali da tutta Italia. L’evento rientra tra le tappe verso la Biennale dell’economia cooperativa di Legacoop.

Il programma della giornata

Alle 9.30 ad aprire i lavori saranno la vicepresidente vicaria di Legacoopsociali Marta Battioni e il vicepresidente di Legacoop nazionale Roberto Negrini. A seguire ci sarà la performance dell’attore Giuseppe Cederna dal titolo “Il colibrì e le ceneri di Gramsci” e la lectio magistralis del professore Tito Boeri “Imprese responsabili”. Alle 11 il presidente nazionale di Legacoopsociali Massimo Ascari presenterà il Manifesto e poi prenderanno parole i rappresentanti di tre cooperative sociali. Sono previsti anche gli interventi istituzionali di Marina Calderone – ministra del Lavoro; Maria Teresa Bellucci, viceministra del Lavoro; Lucia Albano, sottosegretaria al ministero dell’Economia; Alessandra Locatelli, ministra per le Disabilità; Chiara Gribaudo, Presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati.  A chiudere i lavori della mattinata sarà il presidente nazionale Simone Gamberini.

Dopo la pausa pranzo Marco Mosti – direttore generale Fondazione GIMBE – presenta l’8° Rapporto GIMBE sul Servizio Sanitario Nazionale. Modera la giornalista di Rainews24 Sabrina Carreras che poi condurrà la tavola rotonda “Strumenti, risorse e impatto: costruire cambiamenti reali”, che consisterà in due panel, a cui parteciperanno: Alessandro Lombardi – Responsabile Dipartimento per le politiche sociali, del terzo settore e migratorie del Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Valentina Romano – Direttrice Dipartimento Welfare Regione Puglia; Luigi Corvo – Professore Associato Dipartimento di Scienze Economico-Aziendali e Diritto perl’Economia Università Di Milano Bicocca; Simona Camerano – Responsabile Scenari Economici e Strategie settoriali Cassa Depositi e Prestiti; Stefano Dall’Ara – Presidente CFI Cooperazione Finanza Impresa; Aldo Soldi – Presidente Banca Etica.

I temi

“Vogliamo contribuire al dibattito pubblico e dar voce a una visione di welfare capace di andare controvento, di progredire anche quando il contesto economico, sociale e culturale sembra spingere in direzione opposta”, afferma il presidente nazionale di Legacoopsociali Massimo Ascari che poi aggiunge: “Il nostro lavoro nasce dall’ascolto delle persone e dei territori, dalla valorizzazione di un patrimonio di esperienza accumulato, abbiamo proposte concrete da portare ai tavoli istituzionali al fine di migliorare una delle più importanti infrastrutture sociali del Paese, nata per garantire lo sviluppo ed il benessere delle comunità.”

“Il manifesto ‘Controvento’ – sottolinea Simone Gamberini, presidente Legacoop – vuole essere un primo contributo in vista di un confronto, non più rinviabile, per assicurare un futuro sostenibile al nostro sistema di welfare, minacciato dalla crisi demografica, dalle crescenti disuguaglianze economiche e territoriali, dalla riduzione della spesa pubblica. Serve un progetto di welfare per l’Italia, con politiche di medio periodo che delineino il livello di risposta ai bisogni, la governance, le risorse, il modello di compartecipazione e di gestione, l’apporto che possono dare i tanti attori dell’economia sociale. Le cooperative sociali danno un contributo insostituibile e spesso non riconosciuto alla qualità del welfare, perché assicurano servizi che rispondono a bisogni reali dei cittadini nel segno dell’inclusione, con un impegno costante per la cura e il benessere delle comunità. Per questo rappresentano interlocutori affidabili per le pubbliche amministrazioni, alle quali chiediamo una maggiore disponibilità alla co-programazione e co-progettazione dei servizi, nonché ad un giusto riconoscimento, anche economico, del valore del lavoro sociale”.

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