EDITORIALE – 24 NOVEMBRE 2025

La transizione sostenibile e digitale come scelta cooperativa

Francesca Ottolenghi, Responsabile Ufficio Sostenibilità & Cooperazione di Legacoop e Piero Ingrosso, Presidente Fondazione PICO

La transizione sostenibile e quella digitale non sono due percorsi separati, ma dimensioni sempre più intrecciate della stessa sfida: costruire un modello di sviluppo che metta al centro le persone, la qualità del lavoro, la cura dei territori e la responsabilità verso le generazioni future.

Nel mondo cooperativo questo intreccio non è solo un’opportunità, ma un tratto identitario. La cooperazione ha sempre fondato la propria forza sulla capacità di anticipare i bisogni, leggere il cambiamento, innovare senza rinunciare ai propri valori. Oggi, quel patrimonio culturale deve essere tradotto in strumenti, competenze e visioni capaci di affrontare la complessità che la trasformazione tecnologica e quella ambientale portano con sé.

La Task Force Sostenibilità di Legacoop nasce proprio con questo obiettivo: costruire una strategia condivisa che valorizzi la peculiarità cooperativa all’interno delle grandi transizioni in atto. Le sfide della sostenibilità e digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica rappresentano un passaggio cruciale. Da un lato, le imprese cooperative sono oggi custodi di enormi quantità di dati che restano spesso frammentati, dispersi in sistemi che non dialogano tra loro. Saperli raccogliere, integrare e valorizzare significa non solo migliorare trasparenza e qualità decisionale, ma anche rafforzare la nostra identità, dando evidenza concreta al valore generato per comunità e stakeholder.

Dall’altro lato, l’intelligenza artificiale e le tecnologie emergenti stanno cambiando la produzione, i servizi, l’organizzazione del lavoro. La domanda non è se le cooperative debbano adottarle, ma come farlo: con quali criteri etici, quali garanzie di controllo umano, quali tutele per soci e lavoratori, quali ricadute sui territori.

In questa direzione, lavorare sui dati cooperativi per le transizioni sostenibili deve poter offrire una risposta di sistema. Fondamentale iniziare a mappare le criticità e le buone pratiche, coinvolgere cooperative pilota, proporre prototipi e strumenti digitali cooperativi, mettendo al centro due elementi decisivi: la proprietà dei dati e l’interoperabilità. Significa creare un ecosistema digitale cooperativo, in cui la tecnologia non diventa un fine ma un mezzo al servizio dell’impatto sociale, ambientale e mutualistico.

Allo stesso tempo, il progetto Cooperative AI apre un fronte nuovo e strategico. L’AI non può essere considerata una semplice innovazione di processo, ma un dispositivo che modella scelte, relazioni, diritti. Per questo la cooperazione deve entrarvi da protagonista: sviluppando linee guida etiche, sperimentando applicazioni che migliorino qualità del lavoro e dei servizi, contribuendo al dibattito nazionale e internazionale sulle forme più democratiche e inclusive di utilizzo dell’AI.

Il ruolo della Fondazione PICO, insieme all’Ufficio Sostenibilità & Cooperazione di Legacoop, è quello di fare da ponte tra tecnologia e identità cooperativa, accompagnando le imprese nelle transizioni senza snaturare la dimensione sociale e partecipativa che ci contraddistingue.

Ogni innovazione, per essere davvero cooperativa, deve essere condivisa, compresa, governata collettivamente. Ogni dato deve essere trattato come un bene comune. Ogni scelta tecnologica deve generare valore non solo economico, ma anche sociale, territoriale e democratico.

In coerenza con l’identificazione della sfida 9 si è svolta la seconda tappa di Coop Connect a Bologna il 18 novembre, ospiti di Gruppo Camst. La task force ha lavorato per approfondire come la digitalizzazione può rendere più solida la rendicontazione di sostenibilità, come l’AI possa migliorare la qualità dei servizi senza creare nuove disuguaglianze. Piattaforme come Re-cooperiamo possono trasformare gli scarti in risorse, gli sprechi in opportunità, la tecnologia in cooperazione. Presenti alla seconda tappa di Coop Connect: 4Form, Innovacoop, CAMST, CIRFOOD, CMB SOC COOP MURATORI E BRACCIANTI DI CARPI, CNS, Consorzio Integra Società Cooperativa, Coop Alleanza 3.0, Coop Italia, Cooperativa Animazione Valdocco, Coopfond SpA, Cooss Marche, Cosp Tecno Service Soc. Coop., CPL Concordia, Fin4coop, Formula Ambiente SPA e CFA, Formula Servizi Soc. Coop., Granarolo, Granterre, INRES, La Lumaca, Legacoop Bologna, Legacoop Emilia-Romagna, Legacoop Estense, Legacoop Imola, Legacoop Liguria, Legacoop Lombardia, Legacoop Nazionale, Legacoop Romagna, Mediterranei soc. coop. a r.l., Pico, SACMI, Unicoop Firenze.

La transizione non è neutra, non è automatica e non è garantita. È una scelta. E la cooperazione ha scelto di affrontarla insieme, con metodo, con visione e con responsabilità. Perché innovare non significa correre più veloci, ma andare più lontano insieme.

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