Decreto CER, Nanni: benefici estesi a quasi tutti i Comuni italiani, sosteniamo il modello cooperativo

Giorgio Nanni, responsabile Energia e Ambiente di Legacoop, è stato intervistato oggi dal programma di Rai Radio 1 “Sportello Italia” per parlare del recente decreto varato dal ministero dell’Ambiente che estende i benefici per la realizzazione delle Comunità energetiche rinnovabili ai Comuni fino 50mila abitanti.

“La misura contenuta nel PNRR era rivolta solo ai Comuni sotto ai 5mila abitanti – ha spiegato Nanni – per i quali era possibile realizzare impianti a fonti rinnovabili ottenendo un beneficio del 40% a fondo perduto, ora viene ampliata la platea di possibili beneficiari e superati alcuni limiti oggettivi che ci sono stati. Le municipalità sopra i 50mila abitanti sono meno di 140, quindi quasi la totalità dei Comuni italiani oggi potrà beneficiare della misura”, alla quale possono aderire: persone fisiche, imprese, PMI e associazioni, ha specificato Nanni.

Durante l’intervista è stato ricordato che una delle forme con cui può nascere una CER è quella cooperativa: “Abbiamo supportato la nascita di 46 comunità energetiche cooperative – ha detto Nanni – per diventare socio c’è un costo minimo di 25 euro e dopodiché si entra a far parte della Comunità”, per aderire alla quale sono necessari due consumatori e un impianto di produzione da fonti di energia rinnovabile inferiore a 1 MW di potenza.

Infine, Nanni ha ricordato che per sostenere la nascita di CER cooperative Legacoop ha creato, insieme a Coopfond e Banca Etica, la piattaforma RESPIRA: “Forniamo un contributo a fondo perduto per lo studio di fattibilità, poi aiutiamo dal punto di vista normativo la CER che si vuole costituire e infine mettiamo a disposizione strumenti finanziari per rendere la cooperativa proprietaria dei mezzi di produzione, quindi degli impianti, così la cooperativa ha un flusso di cassa indipendente dall’incentivo”. “Vogliamo promuovere qualcosa che sia duraturo e sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale”, ha concluso Nanni.

Condividi su:
Leggi altri articoli correlati