Parlamento
Credito d’imposta sui beni strumentali delle imprese agricole, rimodulazione delle concessioni alle cooperative elettriche ed esoneri contributivi per i Workers buyout sono i temi degli emendamenti promossi da Alleanza delle Cooperative e segnalati dai gruppi parlamentari al disegno di legge di bilancio 2026 in commissione Bilancio del Senato. La prossima settimana potrebbero iniziare le votazioni delle modifiche.
Alleanza delle cooperative italiane è stata audita martedì scorso in commissione Ambiente della Camera sulla proposta di legge di Erica Mazzetti (FI, responsabile lavori pubblici del partito) che delega il governo alla riforma della disciplina edilizia. Ribadita la necessità di un quadro normativo uniforme, chiaro e realmente applicabile su tutto il territorio nazionale. Ha sottolineato l’urgenza di definizioni univoche delle categorie di intervento e di una “carta d’identità” per la rigenerazione urbana, orientata al riuso del patrimonio esistente e accompagnata da adeguati investimenti tecnologici.
In commissione Attività produttive della Camera sono state tutte ammesse ai voti le proposte di modifica promosse dall’Alleanza delle cooperative presentate al disegno di legge sul mercato e a concorrenza 2025. Riguardano l’accreditamento delle strutture private con il Sistema sanitario nazionale e chiariscono che i criteri oggettivi di selezione devono valorizzare esclusivamente la qualità delle prestazioni e devono garantire, oltre alla continuità assistenziale, l’accessibilità, la disponibilità e la completezza dei servizi, anche rispetto alle esigenze specifiche delle diverse categorie di utenti, compresi i gruppi svantaggiati, promuovendo il loro coinvolgimento e la loro responsabilizzazione.
Depositato in commissione Lavoro/Sanità del Senato il fascicolo degli emendamenti al decreto legge sicurezza sul lavoro. Un pacchetto di modifiche chiarisce che, per le cooperative di imprenditori agricoli e loro consorzi e per quelle che esercitano attività di manipolazione, trasformazione, valorizzazione e commercializzazione del prodotto dei soci, la raccolta del prodotto agricolo presso il fondo dei soci è attività ausiliaria e connessa a quelle principali.
Governo
Il Consiglio dei ministri di giovedì scorso ha approvato due decreti legge, ora attesi in Parlamento, per assicurare la continuità operativa degli stabilimenti ex-ILVA e in materia di investimenti e di produzione di energia da fonti rinnovabili, con misure che intervengono in materia di crediti d’imposta del Piano Transizione 5.0 e modifiche alle norme sull’individuazione delle aree idonee per l’installazione di impianti di energia rinnovabile. Via libera preliminare a un disegno di legge sull’istituzione del Registro unico nazionale dei dispositivi medici impiantabili che costituisce un sistema organico di raccolta, monitoraggio e valutazione dei dati, e ad un decreto legislativo relativo alla protezione delle indicazioni geografiche (IG) per i prodotti artigianali e industriali, che estende la tutela delle IG a questi beni creando un sistema di tutela unitario a livello europeo.
Disco verde definitivo ad alcuni schemi di decreto legislativo, che poi saranno pubblicati sulla Gazzetta ufficiale per l’entrata in vigore:
- terzo settore, crisi d’impresa, e IVA, fra le principali modifiche, è stata inserita una proroga al 2036 dell’entrata in vigore delle norme sull’ IVA per gli ETS;
- Codice degli incentivi;
- correttivi al Testo unico delle rinnovabili;
- correttivi su Irpef e Ires, fiscalità internazionale, imposta sulle successioni e donazioni;
- imposizione per le banche di un livello minimo di fondi propri e passività ammissibili per assorbire le perdite in caso di crisi;
- requisiti per gli stabilimenti e per la cura, la sistemazione e la soppressione degli animali.



