Culturmedia Legacoop, a Milano l’incontro “Memorie vive, futuro in comune” per i 50 anni della cooperazione culturale

Milano, 5 novembre 2025 – Si è svolta oggi, con il patrocinio del ministero della Cultura (MiC), al Teatro Bruno Munari, storica sede del Teatro del Buratto (che il prossimo 28 novembre compirà 50 anni), “Memorie vive, futuro in comune”, la tappa milanese del percorso nazionale promosso da Culturmedia Legacoop in occasione dei 50 anni dell’associazione e della cooperazione culturale italiana.

Sono intervenuti, tra gli altri: Giovanna Barni (presidente Culturmedia Legacoop), Marco Fazio (Culturmedia Legacoop Lombardia), Federico Mollicone (FdI, presidente della commissione Cultura della Camera), Francesco Verducci (PD, Commissione Cultura del Senato), Francesca Caruso (assessore alla Cultura della Regione Lombardia), Tommaso Sacchi (assessore alla Cultura del Comune di Milano), Claudia Sorlini (vicepresidente Fondazione Cariplo), Alberto Bentoglio (Università degli Studi di Milano), Carlo Fontana (Impresa Cultura Italia–Confcommercio) e Vincenzo Santoro (ANCI).

Nell’ambito dell’incontro è stato presentato il documento “Proposte cooperative per il teatro e lo spettacolo dal vivo” elaborato da Culturmedia Legacoop: un contributo organico alla riforma del Codice dello Spettacolo, con l’obiettivo di valorizzare il ruolo delle imprese cooperative nel sistema culturale nazionale.

Il testo propone di riconoscere il ruolo e il contributo della cooperazione teatrale nel sistema italiano dello spettacolo, in quanto soggetto indipendente con una funzione pubblica strategica, garantendone la rappresentanza nei tavoli di lavoro del Ministero della Cultura e riconoscendone la capacità di creare reti territoriali e il contributo al riequilibrio culturale del Paese. Chiede inoltre la valorizzazione del Teatro per le nuove generazioni come servizio alla comunità e ponte tra territorio, istituzioni, scuole e generazioni, l’apertura di uno spazio di negoziazione per il teatro cooperativo nel rapporto Stato, Regioni e enti locali in cui sia premiato l’impatto sulle comunità e sui territori e la capacità di costruire filiera e una riforma organica del welfare dello spettacolo.

Un passaggio significativo ha riguardato proprio il Teatro Ragazzi, nato nel cuore del movimento cooperativo e indicato come funzione di interesse pubblico da sostenere con criteri e strumenti dedicati.

“Il teatro cooperativo – ha dichiarato Giovanna Barni – è un laboratorio permanente di cittadinanza culturale e partecipazione. Oggi abbiamo consegnato al Paese una visione che mette al centro le persone, il lavoro, la comunità e la democrazia culturale. Chiediamo che il nuovo Codice riconosca questo ruolo, includendo stabilmente la cooperazione nei tavoli del Ministero e nei processi di programmazione condivisa”.

“Dal Teatro Munari – ha aggiunto Marco Fazio – rilanciamo un appello alle istituzioni: il teatro cooperativo è un presidio di diritti, cultura e rigenerazione civica, una rete che sostiene territori e comunità. Il nuovo Codice deve riconoscerne la specificità e il valore”.

Lucia Salvati, presidente del Teatro del Buratto, ha concluso ricordando come l’esperienza della cooperativa sia nata come laboratorio per giovani e famiglie e continui oggi a raccontare e costruire futuro: “Abbiamo dimostrato che il teatro può essere luogo di crescita, dialogo e cittadinanza attiva. Continueremo a farlo insieme al territorio e a una rete cooperativa che guarda avanti”.

Condividi su:
Leggi altri articoli correlati