Bologna, 1 luglio 2025 – Si è tenuta a Bologna, presso la sede della Fondazione Barberini, la presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2024 di CoopCulture.
Il bilancio, spiega CoopCulture in un comunicato, “racconta di un’impresa culturale impegnata in un percorso di rendicontazione trasparente, rigorosa e volontaria, che dal 2024 si è allineata agli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), in anticipo rispetto agli obblighi normativi. Un segnale concreto di responsabilità e visione strategica”.
“La sostenibilità per CoopCulture è un orizzonte concreto e quotidiano, coerente con la nostra natura cooperativa”, ha dichiarato Adriano Rizzi, presidente. “Il 2024 è stato un anno complesso, segnato dalla conclusione di alcune storiche gestioni e da altre sfide rilevanti, ma lo abbiamo affrontato con spirito costruttivo, ottenendo nuovi incarichi e conferme importanti. Il bilancio che presentiamo oggi testimonia la nostra volontà di generare valore per i territori, le comunità e le persone, in un’ottica di crescita partecipata e sostenibile.”
“Abbiamo scelto di adottare gli standard ESRS proprio per rafforzare la qualità del nostro racconto e la misurazione dell’impatto”, ha aggiunto la direttrice generale Letizia Casuccio. “Questo impegno ci ha portato a rivedere i nostri processi interni attraverso un percorso di change management, ad approfondire l’analisi di nuovi mercati e a lavorare con ancora maggiore convinzione sulla cultura della sostenibilità, sia sul piano strategico che operativo. Il bilancio rappresenta il risultato di un lavoro collettivo che coinvolge tutta la nostra organizzazione e guarda con fiducia al futuro.”
“Con il partenariato esteso CHANGES – Cultural Heritage Innovation for Next-Gen Sustainable Society, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del PNRR, Missione 4, abbiamo potuto ampliare il nostro impegno verso la ricerca e l’innovazione in una prospettiva mutualistica,” ha dichiarato Giovanna Barni, consigliera delegata all’innovazione. “Coniugare etica, sostenibilità e innovazione è oggi una sfida cruciale per il futuro della cultura e del patrimonio, ma anche per rafforzare la partecipazione democratica e il valore sociale del nostro operato. Il progetto CHANGES ci ha permesso di mettere in pratica questo equilibrio, sperimentando nuovi modelli e tecnologie a servizio dei territori e delle comunità.”
Nel corso dell’incontro, è stata evidenziata anche la coerenza del modello CoopCulture con i principi dell’Agenda ONU 2030, attraverso l’adozione del framework “Culture | 2030” dell’UNESCO. Sono previsti nei prossimi mesi altri incontri territoriali per condividere i risultati e proseguire il dialogo con socie, soci e stakeholder.