Banca Etica. Primo crowdinvesting a una cooperativa sociale per lo studentato green di Vicenza

L’innovazione sociale e l’innovazione finanziaria si incontrano per dare vita a una campagna di crowdinvesting (o equity crowdfunding) per un progetto molto concreto che vedrà la luce a Vicenza, città da anni interessata da un processo di evoluzione come polo universitario in stretto collegamento con gli Atenei di Padova e di Verona, che hanno qui sedi distaccate. Si tratta infatti della prima sperimentazione di un crowdinvesting che vede come terminale una società cooperativa, ovvero Urbana, che ha iniziato la realizzazione di un grande studentato moderno (un City Campus), da realizzarsi in due tranche e su due diversi siti cittadini, a seguito di opere di rigenerazione e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Quindi senza nuovo consumo di suolo.

La prima di queste tranche prenderà forma in viale Margherita e la seconda in viale Carducci, e saranno due strutture situate nei pressi delle sedi universitarie e in luoghi strategici per avere un facile accesso al centro storico, entrambe concepite con una impostazione green, quindi ad alta efficienza energetica, e modalità di gestione che prevedono, per esempio, un approvvigionamento delle materie prime alimentari improntato alla logica del km 0. L’auspicio è che la realizzazione delle due strutture sappia rispondere alle esigenze in crescita dei cosiddetti “fuorisede” italiani, come pure di studenti stranieri e docenti che a Vicenza convergono per motivi di studio e lavoro.

Banca Etica accompagna il progetto e ha deliberato il proprio sostegno finanziario al polo di viale Margherita, prevedendo, insieme a un fondo del ministero dello Sviluppo economico, una dotazione di circa 1,8 milioni di euro, a cui dovrebbero sommarsi le risorse raccolte tramite l’inedita campagna di crowdfunding lanciata sabato 7 ottobre 2023 e sviluppata grazie ad Ecomill, operatore specializzato attivato per seguire Urbana in questo percorso.

Chiara Candelise, CEO e founder di Ecomill, non nasconde dunque la soddisfazione per l’operazione avviata: «Siamo estremamente orgogliosi del lancio della campagna di raccolta su City Campus un progetto molto innovativo e partecipativo, nonche’ la prima campagna di equity crowdfunding in assoluto in Italia su una società cooperativa. La capitalizzazione tramite equity crowdfunding di società cooperative è stata prevista dal regolamento Consob 18592/2013, ma non è stata finora implementata. La campagna City Campus è per noi solo il primo frutto di un lungo percorso di innovazione su aspetti societari e legali e dei nostri processi interni. Ecomill è pronta per offrire questo innovativo strumento al mondo cooperativo, che riteniamo estremamente affine ai principi della finanza partecipata. Stiamo già lavorando a nuove campagne e in particolare al finanziamento in equity crowdfunding di comunità energetiche in forma cooperativa, anche grazie alla partnership con Legacoop, Coopfond e Banca Etica sul progetto Respira».

E alla soddisfazione di Ecomill risponde l’entusiasmo di Urbana, con Tommaso Carrieri e Massimiliano Quaresimin che individuano un valore esteso di questa prima esperienza di equity crowdfunding per una cooperativa: «che funzioni bene è importante anche per replicare e per costruire una vera e credibile azione di cambiamento, di civiltà prima di tutto, a partire appunto dalle azioni finanziarie. Questa campagna di crowdinvesting è strutturata per la realizzazione della prima fase del progettoCampus Margherita, anche con l’obiettivo di attivare e coinvolgere la città e tutti gli stakeholders locali in una simile iniziativa di innovazione e resilienza».

I lavori di demolizione delle strutture abbandonate preesistenti, del resto, sono già cominciati in viale Margherita, e la fiducia di centrare l’obiettivo ambizioso di poter ospitare i primi studenti all’inizio dell’anno accademico del 2024 è corroborata pure dalle parole di Chiara Sarpellon, responsabile della filiale vicentina di Banca Etica: «La forza di questo progetto sta nella capacità di fare rete di Urbana, nella sua capacità di coinvolgimento del territorio, grazie al proprio radicamento sociale. L’iniziativa costituirà una risposta che unisce l’obiettivo di offrire soluzioni di residenzialità temporanea a prezzi regolati, in un contesto con soluzioni energetiche di primo ordine e attenzione all’impatto sociale, favorendo lo sviluppo delle relazioni e delle attività di volontariato locale».

Condividi su:
Leggi altri articoli