Appalti della logistica, LPS: no a internalizzazioni indistinte, serve qualificazione delle filiere

Roma, Giovedì 2 ottobre 2025 – Al Centro Congressi Cavour di Roma si è svolto l’evento Tra contrattazione e legislazione nell’ambito degli appalti della filiera della logistica integrata”, organizzato da Filt Cgil, Fit-Cisl Nazionale, Uiltrasporti insieme alla European transport workers federation, nell’ambito della settimana europea dedicata alla logistica.

Nel suo intervento, Daniele Conti, responsabile settore trasporti e logistica di LPS, ha affermato: “Il contratto di appalto non è di per sé sinonimo di sfruttamento, è necessario distinguere tra un appalto genuino e una somministrazione illecita di manodopera. Serve superare definitivamente una visione della logistica e dei trasporti come un mero costo da tagliare, anziché come volano di sviluppo per le proprie attività. È necessario promuovere le buone esternalizzazioni valorizzando le realtà affidabili e trasparenti. Le cooperative rischiano altrimenti di essere penalizzate due volte: prima dalla concorrenza sleale di operatori irregolari, oggi dal rischio che l’internalizzazione diventi una risposta indistinta e ideologica. La strada giusta è qualificare le filiere logistiche così da costruire una logistica efficiente, pulita e davvero integrata nel sistema produttivo del Paese.”

Le posizioni della cooperazione:
⁃ contrastare pratiche irregolari, puntando su qualificazione della filiera e responsabilità dei committenti;
⁃ rafforzare legalità e trasparenza con strumenti concreti: art. 42 del CCNL logistica, tabelle costo del lavoro, e il nuovo CIGAL – Cruscotto informativo;
⁃ sostenere la misura del reverse charge nella logistica, pur evidenziando i limiti dell’attuale regime transitorio (volontarietà e responsabilità solidale);
⁃ costruire una logistica competitiva ma giusta, dove lo sviluppo economico vada di pari passo con legalità e tutele per i lavoratori.

Condividi su:
Leggi altri articoli correlati