Via libera dalla Conferenza delle Regioni alle linee guida per le attività economiche e sociali: incluse indicazioni per cerimonie, commercio al dettaglio, fiere e congressi

Sono state adottate mercoledì 28 aprile dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome le linee guida definitive per la riapertura delle attività economiche e sociali: il documento, integrato rispetto alla versione uscita dalla riunione del 15 aprile scorso, contiene ora le indicazioni per la gestione di ristorazione e cerimonie, attività turistiche e ricettive, cinema e spettacolo dal vivo, piscine termali e centri benessere, servizi alla persona (parrucchieri, estetisti e tatuatori), commercio, musei e biblioteche, parchi tematici e di divertimento, circoli culturali, congressi ed eventi fieristici.

In un comunicato stampa la Conferenza ha fatto sapere che il testo, elaborato con il supporto degli uffici di prevenzione dei Dipartimenti di Sanità pubblica delle Regioni e delle Province autonome, è stato già inviato al presidente del Consiglio, Mario Draghi, e ai ministri della Salute, Roberto Speranza, e degli Affari regionali, Maria Stella Gelmini. Come la bozza precedente, il documento riprende le indicazioni di carattere generale e la struttura delle precedenti Linee Guida, come le norme igieniche e comportamentali, utilizzo dei dispositivi di protezione, distanziamento e contact tracing e, nel caso di attività a prenotazione, l’uso privilegiato di forme di prenotazione online e di conservazione dei nominativi dei clienti per almeno 14 giorni.

Ristorazione e cerimonie

Il primo capitolo è dedicato alla ristorazione, con indicazioni invariate rispetto alla bozza e dunque con possibilità di apertura sia a pranzo che a cena. In tutti gli esercizi i tavoli dovranno essere disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (estendibile fino a 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio) e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors). Le mascherine saranno obbligatorie in ogni occasione in cui i clienti non siano seduti al tavolo. Negli esercizi senza posti a sedere dovrà essere assicurato il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti, limitandone l’accesso di conseguenza e usando gli spazi esterni, se presenti, dove dovrà essere mantenuta la stessa distanza, così come per la somministrazione al banco. Ammessa la modalità a buffet da parte di personale incaricato, mentre il self-service sarà consentito solo con prodotti confezionati in monodose. La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche e il personale di servizio a contatto con i clienti sarà tenuto ad indossare la mascherina. Obbligatorio mantenere porte, finestre e vetrate aperte per garantire il ricambio d’aria. Per gli impianti di condizionamento sarà obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria.

Nuove indicazioni sono fornite poi in merito ai banchetti nell’ambito delle cerimonie (ad esempio i matrimoni) ed eventi analoghi, come i congressi. Anche in questo caso i tavoli dovranno essere disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio) e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors) e, dove possibile, dovranno essere privilegiati gli spazi esterni. Prevista la possibilità di organizzare una modalità a buffet ma solo con la somministrazione da parte di personale incaricato, mentre la modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose. Nei guardaroba, gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti.

Attività turistiche e ricettive

Le indicazioni previste per le attività turistiche e ricettive si applicano anche agli stabilimenti balneari, alle spiagge attrezzate e alle spiagge libere, da integrare – se necessario – con quelle relative alle piscine per l’attività natatoria e ai servizi di ristorazione. Gli spazi dovrano essere organizzati in modo da garantire il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, assicurando una distanza di almeno 1 metro tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, e una superficie di almeno 10 m2 per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per file orizzontali o a rombo). Dovrà essere favorito l’ampliamento delle zone d’ombra per prevenire gli assembramenti, soprattutto durante le ore più calde, vietate invece le attività ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti.

Le misure relative alle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, agli alloggi in agriturismo, alle locazioni brevi, alle strutture turistico-ricettive all’aria aperta, ai rifugi alpini ed escursionistici e agli ostelli della gioventù includono il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio), e la differenziazione dei percorsi all’interno delle strutture. Il documento chiarisce che il distanziamento interpersonale non si applica ai membri dello stesso gruppo familiare o di conviventi, né alle persone che occupano la stessa camera o lo stesso ambiente per il pernottamento. A tutte le attività è richiesto di prediligere le prenotazioni online, con sistemi automatizzati di check-in e check-out quando possibile, e di conservare l’elenco degli ospiti per almeno 14 giorni. Gli ospiti devono sempre indossare la mascherina nelle aree comuni chiuse, negli ambienti comuni all’aperto, la mascherina deve essere indossata quando non sia possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro e il personale è tenuto sempre all’utilizzo sempre in presenza dei clienti.

Sono poi stabilite le misure specifiche con riferimento al settore ricettivo all’aria aperta, ai rifugi alpini ed escursionistici, agli ostelli della gioventù e alle locazioni brevi.

Un capitolo a parte è dedicato agli impianti di risalita (skilift, funivie, seggiovie, cabinovie, tapis-roulant e nastri trasportatori): con criteri omogenei per Regione o Provincia Autonoma o comprensorio anche sciistico, da definire sentiti i rappresentanti di categoria e delle strutture ricettive e concordati con le Aziende Sanitarie Locali competenti per territorio, dovranno essere individuati i limiti di presenza giornaliera e un tetto massimo di titoli di viaggio vendibili, tenendo conto non solo delle quote giornaliere ma anche di quelle settimanali e stagionali. Nei punti di accesso alle biglietterie e agli impianti di risalita dovrà essere assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti: in questo caso il distanziamento si applica anche a nuclei familiari, conviventi e congiunti, ad eccezione dei soggetti che necessitano di accompagnamento o di assistenza. Obbligatorie le mascherine, sia al chiuso che all’aperto.

In relazione alle diverse tipologie di impianti, dovrà essere valutato il numero di persone che ne avranno accesso in funzione dei seguenti criteri:

  • seggiovie: portata massima al 100% della capienza del veicolo con uso obbligatorio di mascherina a protezione delle vie respiratorie (chirurgica o superiore). La portata è ridotta al 50% se le seggiovie vengono utilizzate con la chiusura delle cupole paravento.
  • cabinovie: riduzione al 50% della capienza massima del veicolo e uso obbligatorio di mascherina a protezione delle vie respiratorie (chirurgica o superiore).
  • funivie: riduzione al 50% della capienza massima del veicolo e uso obbligatorio di mascherina a protezione delle vie respiratorie (chirurgica o superiore).

Cinema e spettacoli dal vivo

Le misure valgono per sale cinematografiche, teatri, circhi, teatri tenda, arene e spettacoli in genere, anche viaggianti, e si chiarisce che le Regioni nelle zone gialle potranno fissare il numero massimo di spettatori anche in deroga a quanto previsto dall’articolo 5 del cosiddetto decreto riaperture ma comunque nel rispetto dei principi fissati dal CTS, sentita l’Azienda Sanitaria Locale competente per territorio. Gli spazi dovranno essere riorganizzati per garantire l’accesso in modo ordinato e assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi prevedendo, se possibile, percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.

posti a sedere dovranno prevedere un distanziamento minimo, tra uno spettatore e l’altro, sia frontalmente che lateralmente, di almeno 1 metro, estendibile negli ambienti al chiuso ad almeno 2 metri, in base allo scenario epidemiologico di rischio) con l’obbligo di utilizzo della mascherina, che va sempre indossata.

Con riferimento alle produzioni liriche, sinfoniche ed orchestrali e agli spettacoli musicali, si specifica che l’entrata e l’uscita dal palco dovrà avvenire indossando la mascherina, che potrà essere tolta durante l’esibizione se sono mantenute le distanze interpersonali. Sono inoltre indicate le distanze specifiche per i singoli componenti dell’orchestra. Riguardo alle produzioni teatrali, sono previste misure di distanziamento interpersonale negli spazi comuni per l’accesso ai camerini, ai laboratori sartoriali e alle sale trucco, e l’obbligo di usare individualmente i costumi di scena. Nelle produzioni di danza vanno attuate, come nelle palestre, la riduzione del numero totale delle persone presenti, anche tramite turni, la riorganizzazione delle attività, anche ricorrendo anche a strumenti di collegamento a distanza e l’obbligo, per i danzatori, quando non direttamente impegnati in allenamento/spettacolo, di mantenere la distanza di almeno 1 metro tra loro e gli altri operatori presenti e di indossare la mascherina.

Piscine termali e centri benessere

Queste le indicazioni si applicano alle piscine termali pubbliche e finalizzate ad uso collettivo e ai centri benessere, anche inseriti in strutture già adibite in via principale ad altre attività ricettive, e alle attività praticabili in queste strutture, collettive e individuali, come massoterapia, idromassaggio, sauna, bagno turco. Sarà necessario redigere un programma delle attività il più possibile pianificato, in modo da garantire il rispetto del distanziamento sociale di almeno 2 metri, privilegiando l’accesso agli impianti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni. È richiesta una riorganizzazione degli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce in modo da assicurare le distanze di almeno 2 metri o separare le postazioni con apposite barriere e gli indumenti e oggetti dovranno essere riposti dentro la borsa personale;

La densità di affollamento delle vasche è calcolata con un indice di 4 mq di superficie di acqua a persona (7 mq per le piscine dove le dimensioni e le regole dell’impianto consentono l’attività natatoria) mentre per le aree solarium dovrà essere garantita una superficie di almeno 10 m2 per ogni ombrellone e la distanza di almeno 1 metro tra le attrezzature. Restano valide le misure di sicurezza e igiene indipendenti dal rischio COVID. Le attrezzature come lettini, sedie a sdraio, ombrelloni andranno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo familiare.

Nei centri benessere la mascherina è obbligatoria sempre nelle aree comuni al chiuso, mentre il personale è tenuto all’utilizzo della mascherina sempre in presenza dei clienti e comunque in ogni circostanza in cui non sia possibile garantire la distanza interpersonale di almeno un metro. L’operatore e il cliente, per tutto il tempo in cui, per l’espletamento della prestazione, devono mantenere una distanza inferiore a 1 metro devono indossare una mascherina a protezione delle vie aeree. Per i servizi che richiedono una distanza ravvicinata, l’operatore deve indossare la visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola. Per i clienti, l’uso della mascherina è obbligatorio nelle zone interne di attesa e comunque secondo le indicazioni esposte dalla struttura. Vietato l’accesso ad ambienti altamente caldo-umidi (ad esempio il bagno turco), mentre è consentito l’utilizzo della sauna con caldo a secco e temperatura regolata in modo da essere sempre compresa tra 80 e 90 °C.

Servizi alla persona

Queste le indicazioni previste per i servizi degli acconciatori, barbieri, estetisti e tatuatori: gli spazi dovranno essere riorganizzati per assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione sia tra le singole postazioni di lavoro, sia tra i clienti. L’operatore e il cliente, per tutto il tempo della prestazione, devono mantenere una distanza inferiore a 1 metro devono indossare, compatibilmente con lo specifico servizio, una mascherina a protezione delle vie aeree (fatti salvi, per l’operatore, eventuali dispositivi di protezione individuale ad hoc come la mascherina FFP2 o la visiera protettiva, i guanti, il grembiule monouso). In particolare per i servizi di estetica e per i tatuatori, nell’erogazione della prestazione che richiede una distanza ravvicinata, l’operatore deve indossare la visiera protettiva e mascherina FFP2 (o superiore) senza valvola.

Nei centri massaggi e centri abbronzatura, gli spazi e le attività nelle aree spogliatoi e docce dovranno essere organizzati in modo da assicurare le distanze di almeno 2 metri (ad esempio prevedere postazioni d’uso alternate o separate da apposite barriere). E’ consentito praticare massaggi senza guanti, purché l’operatore prima e dopo ogni cliente proceda al lavaggio e alla disinfezione delle mani e dell’avambraccio e comunque, durante il massaggio, non si tocchi mai viso, naso, bocca e occhi.

Commercio

Con riferimento al commercio al dettaglio, dovranno essere previste regole di accesso, in base alle caratteristiche dei singoli esercizi, in modo da evitare assembramenti e assicurare il mantenimento di almeno 1 metro tra i clienti, che dovranno sempre indossare la mascherina. La distanza interpersonale di un metro dovrà essere rispettata anche nelle attività di commercio al dettaglio su aree pubbliche, assicurando anche un maggiore distanziamento dei posteggi per cui, se necessario, potrà essere previsto un ampliamento dell’area mercatale. Saràresponsabilità del titolare del posteggio garantire l’uso della mascherina e il rispetto del distanziamento di almeno un metro, con obbligo di disinfezione nel caso di acquisti con scelta in autonomia e manipolazione del prodotto da parte del cliente.

Musei, archivi e biblioteche

La mascherina è obbligatoria sia per i visitatori che per il personale quando non è possibile mantenere una distanza di almeno 1 metro, e in tutti i locali dovranno essere messi a disposizione prodotti igienizzanti per l’igiene delle mani. Eventuali audioguide o supporti informativi potranno essere utilizzati solo se disinfettati al termine di ogni utilizzo, favorendo l’utilizzo di dispositivi personali per la fruizione delle informazioni.

Parchi tematici e di divertimento

Obbligatorio anche in questo caso il mantenimento della distanza di un metro tra gli utenti che, in considerazione del contesto, saranno tenuti ad indossare la mascherina a protezione delle vie aeree (ad esclusione per i parchi acquatici). L’obbligo della mascherina si applica anche agli operatori addetti alle attività a contatto con il pubblico. Nelle aree giochi la mascherina di protezione delle vie aeree deve essere utilizzata da genitori, accompagnatori ed eventuale personale, e dai bambini e ragazzi sopra i 6 anni di età.

Circoli culturali e ricreativi

Dovrà essere privilegiate attività a piccoli gruppi di persone, garantendo sempre il rispetto della distanza interpersonale anche durante le attività di tipo ludico. Per le attività che prevedono la condivisione di oggetti (ad esempio giochi da tavolo, biliardo, bocce), si dovrà cercare di ridurre il numero di persone che manipolano gli stessi oggetti, ad esempio predisponendo turni di gioco e squadre a composizione fissa, fermo restando l’obbligo di usare della mascherina e alla disinfezione delle mani prima di ogni nuovo gioco.

Congressi e grandi eventi fieristici

Le indicazioni relative a convegni, congressi, grandi eventi fieristici, convention aziendali ed eventi ad essi assimilabili, prevedono prima di tutto che il numero massimo dei partecipanti sia valutato dagli organizzatori in base alla capienza degli spazi individuati e, nel caso in cui l’evento fieristico sia frazionato su più sedi/padiglioni, fisicamente separati tra loro, è necessario individuare il numero massimo dei partecipanti per ogni sede/padiglione dell’evento. Di conseguenza, dovranno essere utilizzati sistemi di misurazione degli accessi e di limitazione e scaglionamento degli accessi anche attraverso sistemi di prenotazione del giorno e dell’orario di ingresso.

Nelle sale convegno, i posti a sedere dovranno prevedere un distanziamento minimo tra i partecipanti, sia frontalmente che lateralmente, di almeno 1 metro(estendibile negli ambienti al chiuso ad almeno 2 metri, in base allo scenario epidemiologico di rischio) con l’obbligo di utilizzo della mascherina. Le distanze possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche. Il tavolo dei relatori e il podio per le presentazioni dovranno essere riorganizzati in modo da consentire una distanza di sicurezza che consenta a relatori/moderatori di intervenire senza l’uso della mascherina. Tutti gli spettatori e il personale addetto all’assistenza dovranno indossare la mascherina per tutta la durata delle attività e procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni igienizzanti.

Condividi su:
Leggi altri articoli correlati