“Umanesimo economico”, il nuovo saggio di Piero Formica pubblicato dalla Fondazione Barberini

“Accantonare le convenzioni tradizionali sul funzionamento dell’economia e promuovere una relazione tra Uomo e Natura che sia vantaggiosa per entrambi“. Questo il concetto al centro del nuovo lavoro del rpofessore di Economia della conoscenza Piero Formica “Umanesimo economico. Un’utopia imperfetta dove l’Homo Solidalis atterra”: la nuova pubblicazione della Fondazione Ivano Barberini (luogo di produzione di ricerca storica, economica e sociale sull’importanza della cooperazione nello sviluppo delle società) nell’ambito della collana “Trasformazioni”.

Secondo l’autore: “Si tratta di passare dall’economia della quantità all’economia della qualità, esaltando i valori della sostenibilità e dell’equità”.

“Una ricerca disinteressata della conoscenza” e “anche un invito all’azione contro il temuto pericolo del declino dell’Europa. Se l’assolutismo tecnologico dei tecno-feudali americani e il mercato di massa dei beni di consumo si affidano all’intelligenza artificiale, la corretta comprensione e consapevolezza della realtà è prerogativa degli esseri umani”, ha spiegato Formica illustrando il proprio lavoro.

Dunque, “la risposta ai tecnocrati dispotici deve essere data da un’Europa che dia voce ai pensatori umanisti indipendenti, versatili, che non accettano acriticamente i suggerimenti dell’IA e riflettono sulle somiglianze degli esseri umani tra loro e con tutte le altre specie animali e vegetali. Sono i pensatori dell’Umanesimo Economico che possono ridurre le numerose e profonde fratture nel mondo naturale, nella società e nell’economia che l’autoritarismo digitale sta invece aggravando”, le riflessioni conclusive di Formica.

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