Sostenibilità, pubblicato il terzo Bilancio Legacoop. Si consolidano le buone prassi associative e dei territori

Il terzo Bilancio di sostenibilità 2025 di Legacoop – disponibile qui – prosegue il percorso iniziato nel 2022, con l’obiettivo di consolidare la cultura sostenibile all’interno dell’Associazione e del sistema cooperativo. Lo ha spiegato Francesca Ottolenghi, Responsabile dell’Ufficio sostenibilità e cooperazione, intervenendo alla direzione nazionale del 24 luglio, dedicata, tra l’altro, alla presentazione del bilancio.  

Questo documento, ha voluto chiarire, “non è solo uno strumento di rendicontazione, ma “sottolinea l’impegno concreto che Legacoop sta mettendo nell’inserire la sostenibilità in ogni azione. Descrive quindi un modo di pensare e testimonia la responsabilità assunta verso tutto il sistema associativo. Ci rende trasparenti verso gli altri stakeholders e ci consente di monitorare l’andamento delle buone pratiche, mettendo a disposizione della governance associativa informazioni utili a orientare le scelte e definire le priorità”. Pur non essendo un obbligo di legge, Legacoop ha scelto volontariamente di portare avanti il percorso della rendicontazione di sostenibilità, in linea con gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), ha ricordato.

Per la prima volta, ha spiegato Ottolenghi, Legacoop “ha svolto un esercizio di analisi a ‘doppia materialità’: sono state esaminate le questioni di sostenibilità su cui Legacoop genera un impatto concreto sull’economia nazionale (materialità d’impatto), sia diretto che lungo la catena del valore, e le questioni che potrebbero influenzare il valore finanziario e le performance future dell’associazione (materialità finanziaria, esclusivamente riferita alla sede fisica di Legacoop)”. Gli esiti di queste analisi, ha spiegato Ottolenghi, costituiscono la base della rendicontazione.

Per l’elaborazione del Bilancio, Legacoop ha coinvolto stakeholder interni ed esterni all’associazione che, tramite un questionario online, hanno potuto esprimere le loro valutazioni sulla rilevanza d’impatto nell’ambito della governance sociale e ambientale (environmental, social, governance, ESG). In continuità con gli anni precedenti, il Bilancio di sostenibilità di Legacoop, ha proseguito Ottolenghi, raccoglie e “rendiconta gli impegni, le attività e le metriche ESG interne all’associazione, come i propri consumi energetici e i dati relativi al personale, per poi dedicarsi anche alle best practices dei territori, con un focus sulle comunità energetiche rinnovabili (CER), e alle iniziative e partnership dedicate alla sostenibilità e svolte dell’associazione a favore del sistema cooperativo”. Il bilancio chiude con un’analisi congiunturale, elaborata in collaborazione con l’Area studi Legacoop e giunta ormai al terzo anno, e “che mira a restituire una fotografia della maturità delle cooperative associate rispetto alle principali tematiche connesse all’ambiente, al sociale, alla governance, alla catena di fornitura sostenibile e alla ricerca e sviluppo”. Durante la direzione, ha commentato la congiunturale il presidente dell’Area Studi Mattia Granata.

Il Bilancio, ha spiegato Francesco Gastaldi dell’Ufficio sostenibilità, si articola in sette sezioni:

– il sistema Legacoop e l’implementazione dei principi e dei valori cooperativi, la sostenibilità all’interno dell’organizzazione delle cooperative associate e negli organi associativi di amministrazione, gestione e controllo (capitolo 1);

– la strategia di sostenibilità di Legacoop (capitolo 2)

– l’analisi a doppia materialità (capitolo 3)

– l’impegno per la sostenibilità nell’ambito della governance, dell’ambiente, delle condizioni sociali e di lavoro, nella gestione dei fornitori (capitolo 4).

Il capitolo 5 è dedicato a progetti sostenibili già messi in atto da Legacoop. Si parla delle CER cooperative, di cui sono fornite mappatura e schede descrittive: “Le CER sono un’opportunità strategica, promuovono modelli di impresa democratici”, ha commentato Gastaldi. Si parla inoltre delle partnership con l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis) e con il ministero dell’Ambiente, del progetto di formazione dei cosiddetti Cooperative Sustainability Manager (CSM, manager cooperativi della sostenibilità), di iniziative come Coopconnect per promuovere la collaborazione tra imprese cooperative.

Nel capitolo 6 è possibile consultare l’analisi congiunturale, elaborata in collaborazione con l’Area studi, che analizza l’evoluzione delle associate quanto a responsabilità sociale e ambientale, e i loro percorsi nell’ambito del contrasto ai cambiamenti climatici, della ricerca e dello sviluppo e della gestione delle catene di fornitura. L’ultimo capitolo, il , è dedicato alle sfide e agli obiettivi futuri di Legacoop: l’attività associativa si fonderà sui principi dell’intergenerazionalità, della diversità, equità e inclusione, della digitalizzazione, del rapporto con in nuovi sistemi di intelligenza artificiale.

Il Bilancio si apre con una lettera del presidente Simone Gamberini indirizzata agli stakeholders di Legacoop: “La nostra visione strategica si concretizza attraverso i principi di leadership etica e sostenibile, che ci impegnano a diventare un esempio di riferimento nel promuovere pratiche sostenibili, ispirando e guidando altre realtà verso un futuro più responsabile. Vogliamo essere un esempio di eccellenza, ispirando le cooperative a fare della sostenibilità un elemento di competitività etica, un modello di responsabilità sociale diffusa e un volano di innovazione”.

SCARICA QUI IL BILANCIO COMPLETO

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