Sementi, riunione a Cesena per l’investimento di filiera di cui è capofila la Cooperativa agricola cesenate

Cooperativa Agricola Cesenate (C.A.C.), Consorzio Sativa, L’Ortolano, Ri.Nova soc. coop., Centro Seia srl, Azienda Agricola Orto Mio e Viridea srl: questi i soggetti protagonisti dell’investimento nazionale di filiera da 43 milioni di euro che coinvolge aziende del territorio emiliano-romagnolo, siciliano e lombardo che si sono incontrati a ottobre a Cesena per discutere del progetto.

L’impresa capofila è Cooperativa Agricola Cesenate, associata a Legacoop Romagna, che con i suoi oltre duemila soci distribuiti su tutto il territorio nazionale è un punto di riferimento mondiale nel settore della moltiplicazione delle sementi orticole e industriali. 

C.A.C. ha una quota di  oltre 18 milioni di euro di investimenti, destinati alla costruzione di ottomila metri quadri di nuova superficie per ampliare la capacità logistica e produttiva. I lavori sono partiti a ottobre dell’anno scorso e andranno avanti a step successivi fino al 2026. Un’altra cooperativa associata a Legacoop Romagna, Ri.Nova, è responsabile della parte del progetto dedicata alla ricerca per l’adattamento delle colture sementiere al cambiamento climatico. L’investimento in questo caso è di circa 3,5 milioni di euro 

Sono intervenuti tra gli altri il presidente di C.A.C. Giovanni Piersanti, il direttore di Ri.Nova Alvaro Crociani, il presidente di Centro Seia, Giovanni Planeta, il direttore di Ortomio Stefano Raffoni e il responsabile acquisti di Viridea, Marco Cairati. Per il sistema bancario era presente Attilio Picchi, dell’ufficio agevolazioni di Iccrea Banca. Ha preso la parola anche Tania Buda, che per C.A.C. è responsabile dell’intero progetto.

“C.A.C. — dichiara il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi — ha saputo aggregare con lungimiranza una filiera nazionale dinamica e orientata alla sostenibilità. Questo investimento rappresenta un importante passo avanti per l’intera comunità agricola romagnola, e la cooperativa è stata il vero motore di questa iniziativa. La capacità di C.A.C. di rispondere alle sfide del settore è un modello di riferimento per la Romagna che va oltre i confini nazionali. C.A.C. continua a garantire qualità ed efficienza ai suoi duemila soci distribuiti su tutto il territorio nazionale e questo investimento ne è la prova tangibile”.

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