Regione Marche rinnova convenzione quadro, per la cooperazione sociale di Legacoop un importante risultato

La cooperazione sociale delle Marche ha ottenuto un importante risultato con il rinnovo della convenzione quadro per l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, prevista dall’art. 14 della ex Legge Biagi. Si tratta di uno strumento che ha dimostrato la sua efficacia nel favorire l’inclusione e la coesione sociale, valorizzando il ruolo delle cooperative sociali come attori di promozione sociale e professionale. Dopo un periodo di sperimentazione durato cinque anni, la cooperazione sociale ha avviato un processo di revisione della convenzione, basato sull’analisi dei dati raccolti e sul confronto con la Regione Marche. L’obiettivo era quello di superare i limiti e le criticità riscontrate e rendere lo strumento più flessibile, adatto al contesto economico regionale e alle reali esigenze di impiego.

Dopo mesi di negoziazioni, è stata approvata dalla Giunta Regionale una nuova convenzione che introduce significative novità e migliorie rispetto alla precedente. Queste sono le principali:

–        sono state ampliate le categorie di disabili che possono beneficiare della convenzione, includendo anche quelli ultracinquantenni, disoccupati da oltre 12 mesi, di difficile inserimento, segnalati dall’equipe multidisciplinare e dai servizi territoriali, e invalidi da lavoro con invalidità superiore al 50%. Questo ci permette di offrire opportunità di lavoro a un numero maggiore di persone che ne hanno bisogno, ma soprattutto introduce il criterio della valutazione individualizzata, tenendo conto delle loro specifiche condizioni e potenzialità, valorizzando il ruolo degli strumenti territoriali.

–        è stata allungata la durata della convenzione locale, che non è più limitata a 3 anni rinnovabili per altri 2, ma è legata alla durata della commessa, senza limiti. Questo dà maggiore stabilità e continuità al lavoro e al progetto di inclusione oltre che al rapporto con l’impresa committente.

–        è stato valorizzato ed evidenziato il ruolo del tutoraggio, che non è più considerato un costo di produzione generico, ma un costo specifico, che deve essere evidente e riconosciuto, in quanto elemento necessario ad un inserimento positivo. Inoltre, la regione si è impegnata a contribuire alle spese di formazione e tutoraggio con proprie risorse, riconoscendo l’importanza di questo aspetto per la qualità dell’inserimento.

–        la nuova convenzione, inoltre, prevede un aumento della deducibilità dei posti di lavoro occupati da disabili, portandola dal 30% al 40% per le imprese che occupano più di 50 dipendenti, resta al 50% per le imprese tra 35 e 50 dipendenti, mentre viene prevista al 100% per le imprese che occupano da 15 a 35 dipendenti. Una rimodulazione che apre la possibilità di utilizzo dello strumento alle piccole imprese, che rappresentano la prevalenza del tessuto economico regionale.

Grazie al lavoro svolto, oggi possiamo contare su uno strumento meno rigido, più aderente al contesto economico regionale e maggiormente adeguato alle reali possibilità di impiego. Siamo convinti che questa nuova convenzione sia un passo avanti nella promozione dell’integrazione e della dignità dei disabili nel mondo del lavoro.

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