Bologna, 22 luglio – Al grido di allarme dei pescatori delle coste del medio e alto Adriatico colpite l’estate scorsa dalla mucillagine, ha risposto la regione Emilia Romagna destinando un milione di euro al settore della pesca. La misura, prevista dall’articolo 25 della legge regionale n. 3/2025, sostiene cooperative, PMI e microimprese fortemente danneggiate dalla proliferazione della mucillagine e dall’aumento dei costi energetici. Per coloro che presenteranno richiesta entro i termini previsti dall’avviso pubblico (scade il 25 agosto) potrà essere riconosciuto un contributo una tantum con limite minimo di mille euro fino a un limite massimo di 40mila euro su base triennale.
Alla richiesta d’aiuto dei pescatori, immediatamente recepita dall’Alleanza delle cooperative italiane, ha subito dato riscontro l’assessore regionale Emilia-Romagna all’Agricoltura e Pesca Alessio Mammiò, mettendo a disposizione dei fondi regionali mirati a ristorare le imprese ittiche (includendo tutti i sistemi: strascico, vongolare, attrezzi da posta fissa/piccola e pesca costiera locale). La misura a tutela dei lavoratori dei mestieri di pesca, a cui si aggiungono la mitilicoltura e venericoltura, è finalizzata ad arginare gli effetti dalla mucillagine (aumento dei consumi di carburanti e relativi costi, danni agli attrezzi, danni alla produzione).
Cristian Maretti, presidente nazionale di Legacoop Agroalimentare, ha commentato il progetto di Quadro finanziario pluriennale (QFP) europeo: “Con un taglio del 67% ai fondi per il settore ittico, rilevato dalla proposta di bilancio Ue 2028-2034 presentato la scorsa settimana a Bruxelles, la Commissione Europea disconosce l’importanza strategica della pesca europea. Quello che non va è l’accorpamento dei finanziamenti in un fondo unico che mette insieme la pesca e l’acquacoltura con agricoltura ma anche con la coesione e lo sviluppo regionale. Non si tiene per niente di conto dell’importanza strategica della pesca, omessa incredibilmente anche dal titolo del nuovo fondo“.