Proposto un incontro tra governo, opposizioni e parti sociali per le prospettive future del Paese
Roma, 27 novembre 2025 – “Questa manovra ci appare rinunciataria perché si è voluto privilegiare la stabilità dei conti, cosa sicuramente necessaria, rinunciando però a costruire politiche di medio periodo che pensiamo siano necessarie per definire, anche un po’ diversamente, il futuro del Paese”. Lo ha detto il presidente di Legacopp Simone Gamberini, intervenuto oggi pomeriggio a SkyTg 24 Economia.
“Se penso al mondo delle imprese – ha aggiunto – mi pare che anche i provvedimenti che che possono sostenere la crescita siano largamente deficitari o difficilmente applicabili per una vasta platea di imprese. Poi sono curioso di capire cosa hanno convenuto nel vertice di maggioranza. Ci sono alcuni temi importanti per le imprese che sono stati oggetto di emendamenti che abbiamo fatto in modo trasversale come mondo dell’impresa: penso al divieto di compensazione del credito di imposta con gli oneri previdenziali, alla revisione dell’articolo 18 sulla tassazione dei dividendi, alla necessità di rivedere i meccanismi dell’iper-ammortamento. Sono temi su cui attendiamo risposte”.
Gamberini si è poi soffermato sul “caro energia” di cui, secondo il presidente di Legacoop, non si è discusso nella manovra: “Qualche giorno fa – ha proseguito – è uscito il decreto energia, che consideriamo inadeguato rispetto anche alle aspettative. Il costo energetico dal punto di vista della competitività rimane una palla al piede per le imprese”.
Gamberini ha concluso il suo intervento proponendo un incontro tra governo, opposizioni e parti sociali per “capire quali prospettive dare a questo paese”.
“Occorrerebbe – ha concluso – provare a disegnare l’Italia dei prossimi 10 anni in un patto per lo sviluppo che veda tutti gli attori prendersi una parte di responsabilità”.






