MADRÈA, la cooperazione in festa: dall’orto botanico di Palermo i semi per una scena culturale fertile

Roma, 7 luglio 2025 – Nel corso della tre giorni “MADRÈA – La cooperazione in festa”, la sera di sabato 5 luglio ha visto protagoniste le realtà cooperative del mondo della cultura. Presso l’orto botanico di Palermo si è tenuto un incontro dal titolo “Quanto conta la cultura a casa nostra?“. Presente il presidente nazionale di Legacoop Simone Gamberini, che ha scelto questa occasione per festeggiare l’international cooperative day, la giornata internazionale delle cooperative che si tiene ogni anno dal 1923 il primo sabato di luglio.

Il dibattito ha preso il via con alcuni interventi sullo stato dell’arte della cultura in Sicilia. I dati mostrano come la regione siciliana presenti peculiarità e criticità accentuate rispetto al resto d’Italia. Per esempio, se il Rapporto Federculture 2024, a livello nazionale, denuncia le alte percentuali di operatori part-time nel settore, in Sicilia queste sono ancora più alte: nel settore musicale oltre il 60% dei professionisti lavora part-time.

Il patrimonio culturale dell’isola è tra i più ricchi d’Europa e comprende il 9,6% dei beni del Meridione, con una gestione soprattutto pubblica (oltre il 70%), ma il panorama è caratterizzato da imprese culturali frammentate, incapaci di costruire reti e filiere. Alcuni settori, come quello delle arti performative, contano su tante piccole realtà: più dell’80% delle imprese teatrali fanno affidamento su meno di cinque addetti, e spesso si tratta di enti a gestione volontaristica. Un altro campo che mostra criticità è quello delle arti visive, Palermo e Catania catalizzano oltre il 75% delle attività regionali ma senza una rete distributiva strutturata.

In sintesi, i dati raccontano una scena culturale intrappolata in dinamiche di micro-imprenditorialità, assenza di formalità diffusa e squilibri gestionali. Le infrastrutture sono carenti, le reti deboli, le occasioni di internazionalizzazione limitate.

È a partire da questo quadro che bisognerà attivare politiche integrate, investimenti mirati e percorsi di crescita duraturi. All’appello alla sinergia tra le realtà cooperative per guardare avanti e proporsi come interlocutori principali nei rapporti con le istituzioni si sono uniti Massimiliano Lombardo (responsabile regionale Promozione e Innovazione di Legacoop Sicilia), il sovrintendente del Teatro Massimo Marco Betta Leonardo di Franco presidente dell’Accademia di Belle Arti, Marcantonio Ruisi di UNiPa, Giovanna Barni, presidente di CulTurMedia.

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