Ravenna, 30 luglio 2025 – Ci sono voluti più due anni per le Cooperative Agricole Braccianti della provincia di Ravenna per ricevere almeno la metà dei ristori chiesti per i danni causati dall’alluvione 2023. La soglia del 50% è stata finalmente superata con l’erogazione del primo saldo dal fondo nazionale Agricat (fondo mutualistico nazionale per l’indennizzo di danni da alluvione, gelo o siccità, destinato alle aziende agricole). I risarcimenti erogati complessivi, ricorrendo a tutti i canali di sostegno attivati, sono ora pari a circa 16 milioni di euro su un danno totale stimato in 31 milioni di euro. Lo ha fatto sapere con una nota Legacoop Romagna alla quale la cooperativa aderisce.
I danni riconosciuti alle CAB da Agricat sono stati oltre 13,5 milioni di euro. Tuttavia le risorse insufficienti stanziate dallo Stato hanno portato a un taglio lineare sui danni riconosciuti. Alla fine ne sono stati liquidati 9,2 milioni.
Sul fronte specifico dei risarcimenti tramite la piattaforma regionale Sfinge, una delle voci più consistenti di ristoro per le aziende colpite dalle alluvioni, anche grazie all’interlocuzione e al confronto in corso con la Struttura Commissariale guidata da Fabrizio Curcio, Legacoop Romagna “auspica una revisione dei criteri di calcolo dei danni subiti e dei costi rendicontabili. Alcuni punti più urgenti riguardano i costi straordinari sostenuti dalle aziende, in particolare per i lavori in economia, e i ripristini in seguito ai danni catastrofali legati all’alluvione 2023, dove sarebbe utile inserire anche l’alluvione 2024, al momento esclusa da questo canale di risarcimento”.
“Agricat – ha commentato il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi – è uno strumento utile che ha però dimostrato – come altri dispositivi messi in campo – forti rigidità burocratiche, tecniche e limitazioni finanziarie che non hanno consentito di cogliere la completa entità dei danni alle colture. Al momento si è ancora lontani dall’obiettivo del 100% di ristoro danni a suo tempo stabilito dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ma bisogna prendere atto di un processo che, finalmente, si è sbloccato. L’auspicio è ora che lo Stato intervenga affinché i fondi per gli indennizzi raggiungano la capienza adeguata, e annunciata, per tutte le aziende agricole”.