Legacoop Produzione e Servizi al Parlamento Europeo: “Appalti pubblici, volano per crescita, lavoro di qualità e innovazione”

Roma, 3 settembre 2025 – Il 3 settembre, nella Sala Spinelli del Parlamento Europeo a Bruxelles, il direttore di Legacoop Produzione e Servizi, Andrea Laguardia, è intervenuto all’evento “Una nuova visione per gli appalti pubblici europei: lavoro e ambiente al centro”, promosso dal Gruppo S&D con eurodeputati, sindacati e istituzioni, tra cui il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, relatore sul tema presso il Comitato delle Regioni.

Al centro del confronto, la revisione della normativa europea sugli appalti pubblici: la relazione approvata dalla Commissione IMCO sarà votata in plenaria a settembre.

Laguardia ha sottolineato come gli appalti pubblici debbano essere considerati leve strategiche per sviluppo economico, occupazione di qualità e innovazione, non solo strumenti di concorrenza. Ha richiamato l’esperienza italiana, segnata da due codici degli appalti in dieci anni, evidenziando che “alle imprese servono regole chiare e stabili, non continue riscritture”.

Particolare attenzione è stata dedicata al tema del massimo ribasso, che ancora premia il prezzo a scapito della qualità. Laguardia ha chiesto che la direttiva europea indichi formule di calcolo – esponenziali, bilineari o quadratiche – capaci di spostare davvero la competizione sugli aspetti qualitativi. Centrale anche il tema della revisione prezzi: “Non si possono firmare contratti pluriennali senza regole certe per adeguare i prezzi in caso di variazioni economiche: è un principio di equità che deve essere obbligatorio”.

Le proposte avanzate da Legacoop Produzione e Servizi, insieme a Cecop, vanno in questa direzione: stabilità normativariequilibrio contrattualevalorizzazione delle PMItutela del lavoro e sostenibilità ambientaleattraverso i CAM, fino alla promozione di modelli innovativi come il GovTech, che coinvolge startup e PMI tecnologiche nella soluzione delle sfide della PA.

“Bisogna decidere se gli appalti pubblici debbano restare terreno di risparmio e tagli», ha concluso Laguardia, «o diventare finalmente un volano di crescita, occupazione e innovazione per l’Europa“.

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