Legacoop Agroalimentare: bene il registro dei carbon credit, ora servono finanziamenti per accelerare la decarbonizzazione

Roma, 20 ottobre 2025 – Nei giorni scorso è stato firmato dai ministri dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, il decreto interministeriale che istituisce il “registro nazionale dei crediti di carbonio volontari“: un sistema che certifica, assegnando dei crediti di carbonio, le imprese che contribuiscono all’assorbimento di anidride carbonica attraverso lo sviluppo di progetti che migliorino le aree boschive e che saranno controllati con meccanismi trasparenti, per contrastare il fenomeno del “greenwashing“.

Legacoop Agroalimentare ha accolto con grande soddisfazione questa novità, e durante l’evento che si è tenuto a Roma “Cooperative forestali, la filiera delle opportunità“, ha presentato le iniziative svolte dalla rete delle cooperative forestali e ambientali per la gestione sostenibile dei boschi, la tutela della biodiversità e la generazione di crediti di carbonio certificabili.

Secondo il presidente di Legacoop Agroalimentare, Cristian Maretti, oltre la realizzazione del registro, bisognerebbe realizzare anche un “canale parallelo” per il finanziamento degli interventi nei boschi, per accelerare il processo di decarbonizzazione.

Per Patrizio Mecacci, responsabile del settore forestale di Legacoop Agroalimentare, il sistema cooperativo riesce a coniugare tutela ambientale, lavoro stabile nei territori interni e innovazione gestionale, raggiungendo gli obiettivi per la transizione ecologica.

Legacoop Agroalimentare ribadisce la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni per garantire che il sistema dei crediti di carbonio riconosca il contributo concreto delle cooperative che, da anni, curano la manutenzione del territorio, la prevenzione del dissesto idrogeologico e la resilienza climatica delle aree rurali e montane.

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