CMB, fra storia e innovazione per costruire nuovi spazi e connessioni urbane
“CMB, Società Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi, coniuga una storia di 120 anni con le esigenze del contemporaneo settore costruzioni, investendo su innovazione e tecnologia”, afferma il direttore di gruppo e vicepresidente Roberto Davoli. “Innovare nel settore delle costruzioni significa guardare dove l’elemento costruttivo può essere innovato, nel suo involucro, nel sistema impiantistico, ma anche nel miglior governo dei consumi energetici e delle manutenzioni per l’intero ciclo di vita”.
Alla vocazione di realizzare spazi nuovi, negli anni CMB ha integrato la sua visione di sostenibilità e innovazione, scegliendo di adottare una visione strategica e di sviluppo in cui l’impegno sociale si è integrato coi driver imprenditoriali e le attività di business. Ha deciso di avviare un progetto volto alla definizione della propria strategia ESG con l’inserimento degli obiettivi individuati all’interno del Piano Industriale: dal modello di governance aziendale, fino alla tutela dell’ambiente verso la transizione energetica e l’implementazione di sistemi di economia circolare.
Fra gli elementi innovativi legati alla gestione del cantiere, durante la realizzazione delle Linee Rossa e Verde della Tranvia di Bologna, sono state portate avanti campagne per il recupero di rifiuti inerti in sito, con lo scopo di ottenere materiale idoneo al riutilizzo all’interno dello stesso cantiere. In una zona periferica della città emiliana, è stata allestita un’area per la frantumazione e la riduzione meccanica degli scarti di produzione, utilizzati poi per ottenere un aggregato recuperato idoneo al reimpiego nelle lavorazioni di cantiere. Anche i basoli tradizionali, rimossi dal sito di origine durante la realizzazione della tranvia, sono stati etichettati e trasportati nell’area dedicata, per essere selezionati e verificati, quando ritenuti idonei sono stati riposati.
Negli anni è cresciuta anche la sensibilità dei Clienti e la capacità di CMB di realizzare edifici sempre più rispondenti ai migliori standard energetici e di sostenibilità. Nel caso del progetto CityWave, il portale di accesso dell’area CityLife a Milano, l’intero concept mette il focus su sostenibilità e qualità della vita delle persone che lo abiteranno. L’alimentazione del complesso avverrà grazie a fonti rinnovabili, con edifici che saranno ricoperti interamente da pannelli fotovoltaici. A fine lavori quello di CityWave sarà il parco fotovoltaico più grande di Milano e uno dei più estesi in Italia, con una superficie di circa 11.000 mq di pannelli, in grado di fornire una produzione di energia stimata in 1.200 MWh l’anno. Il progetto CityWave ha già ottenuto la pre-certificazione LEED a livello Platinum e si candida a diventare il primo edificio a uffici a superare l’impatto zero, con un progetto volto all’obiettivo di determinare un “impatto positivo” sull’ambiente.
Accanto all’attenzione per l’ambiente e la sostenibilità globale del sistema cantiere, CMB da oltre dieci anni ha iniziato a sperimentare il Building Information Modeling (BIM). Oggi, lo staff interdisciplinare in grado di lavorare in BIM ha raggiunto oltre 34 tecnici, di cui 14 con differenti professionalità certificate BIM. La diffusione delle risorse umane in grado di operare in ambienti altamente digitalizzati è ormai un driver fondamentale per lo sviluppo aziendale, preparando anche il terreno per le nuove sfide che attendono la cooperativa in futuro, come quelle del data management, insieme all’applicazione dell’AI.
Alla soglia delle celebrazioni per i suoi 120 anni di storia, CMB riafferma i suoi valori, investendo sulle persone e sulle nuove generazioni, valorizzando e monitorando il suo impegno per un futuro migliore, con l’obiettivo di rappresentare ancora oggi un modello di impresa di successo, che si sviluppa e cresce in modo sostenibile.