Circa 300 persone, tra soci, ospiti e istituzioni, hanno partecipato lunedì 14 luglio, alla Tenuta Garusola di Filo d’Argenta (Fe), alla festa di celebrazione dei primi 80 anni della cooperativa agricola Giulio Bellini, un’occasione per ripercorrere le tappe di una storia di impegno collettivo che ha portato la cooperativa ad essere, oggi, un punto di riferimento della filiera del biologico, con oltre 30mila tonnellate di farine biologiche vendute in Italia e in oltre 20 paesi del mondo.
“È stato un pomeriggio emozionante e stimolante – ha dichiarato il presidente Giuseppe Ciani – che ci ha dato l’opportunità di valorizzare la nostra eredità storica e ringraziare le tante persone che in questi decenni hanno fatto crescere la cooperativa. In questi 80 anni, abbiamo saputo trasformarci e riadattarci senza mai tradire i principi che ci hanno sempre contraddistinto: solidarietà, equità, mutualismo e responsabilità”.
La giornata, introdotta e condotta dalla giornalista de “La Nuova Ferrara” Stefania Andreotti, ha visto alternarsi sul palco ospiti e istituzioni, tra i quali il presidente di Legacoop Estense Paolo Barbieri, il sindaco di Argenta Andrea Baldini e la consigliera regionale Marcella Zappaterra. Barbieri ha sottolineato “gli importanti risultati imprenditoriali che la cooperativa ha saputo raggiungere, all’insegna dell’innovazione continua e della sostenibilità, mantenendo sempre al centro le persone, la dignità del lavoro e i valori della cooperazione”.
Nella tavola rotonda, moderata dal giornalista di Agrilinea Sauro Angelini e dal giornalista RAI e scrittore Pino Nazio, un confronto con ospiti e istituzioni sulle opportunità e criticità che la filiera agroalimentare si trova ad affrontare, con interventi del consigliere regionale Paolo Calvano, dell’ex ministro Giuliano Poletti, del direttore commerciale di Coop Italia Alessandro Masetti, del titolare del Gruppo Fileni Massimo Fileni, del presidente onorario della cooperativa Giulio Bellini Sante Baldini e, in collegamento video da Bruxelles, dell’europarlamentare Stefano Bonaccini.