Italia all’87° posto su 146 Paesi per parità di genere. Solo il 4% delle amministratrici delegate è donna.

Firenze, 23 maggio 2025 – Secondo l’ultimo Global gender gap report 2024 del World Economic Forum, l’Italia si colloca all’87ª posizione su 146 Paesi analizzati in termini di parità di genere, perdendo ben 24 posizioni negli ultimi due anni. Particolarmente critiche sono le performance su partecipazione e opportunità economiche (111° posto) e sul divario retributivo tra uomini e donne (108° posto).

Questi dati allarmanti sono stati illustrati dall’economista Azzurra Rinaldi, docente di Economia Politica all’Università unitelma Sapienza che ha ricordato come in Italia solo il 52,5% delle donne sia occupato, contro il 70,4% degli uomini. Secondo l’ultimo Rapporto INPS, una donna su cinque è costretta a lasciare il lavoro dopo la maternità: nel 52% dei casi per esigenze di conciliazione vita-lavoro e nel 19% per motivi economici. Il Rendiconto di genere 2024 dell’INPS rileva inoltre che, tra i 15 e i 64 anni, è inattivo il 42,3% delle donne, contro il 24,3% degli uomini.

Il divario nelle posizioni di responsabilità è marcato: solo il 21,1% dei dirigenti con contratto a tempo indeterminato è donna; tra i quadri la percentuale sale al 32,4%. Inoltre, secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro, le donne italiane svolgono il 74% delle ore di lavoro di cura non retribuito. Il report OCSE “Education at a Glance 2024”sottolinea infine che, a parità di istruzione e competenze, le giovani laureate italiane sotto i 34 anni guadagnano in media il 58% in meno rispetto ai loro coetanei maschi.

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