Roma, 7 luglio 2025 – L’ultimo in ordine di tempo è l’incendio al Fondo confiscato a Francesco “Sandokan” Schiavone di Santa Maria La Fossa (provincia di Caserta) gestito dalla cooperativa sociale Terra Felix: l’intero raccolto è andato perduto. Questo atto segue quello avvenuto in Calabria, dove un altro incendio doloso ha colpito la cooperativa Valle del Marro: completamente distrutta una coltivazione di grano confiscata alla ‘ndrangheta, a Gioia Tauro, gestita dalla cooperativa. E a Ramacca (in provincia di Catania) si è verificato un furto ai danni della cooperativa Beppe Montana Libera Terra, da anni in prima linea nel recupero e nella gestione sociale dei beni confiscati alla mafia: un episodio che si aggiunge a una serie di atti analoghi subiti negli ultimi tempi, generando danni economici e ritardi nelle attività produttive. Si tratta degli ennesimi attacchi, dopo una lunga serie di danneggiamenti e furti, che colpiscono chi si oppone con coraggio alla criminalità organizzata.
“Siamo di fronte a un’ondata di atti intimidatori che colpiscono le nostre cooperative sociali – afferma il presidente nazionale di Legacoopsociali Massimo Ascari – che da anni sono in prima linea per gestire e restituire alla comunità e alla produttività aziende, terreni e beni confiscati alle mafie nel Sud. Noi siamo con loro, non arretriamo e con loro continueremo a combattere questa grande battaglia insieme alle nostre cooperative”.
“A nome di tutta la presidenza nazionale di Legacoop – dichiara il presidente nazionale di Legacoop Simone Gamberini – esprimo piena solidarietà e vicinanza ai soci e ai lavoratori delle cooperative sociali Valle del Marro, Beppe Montana e Terra Felix, che nei giorni scorsi sono state colpite da atti gravi e inaccettabili, come incendi dolosi e furti. Condanniamo con fermezza questi gesti intimidatori che puntano ad ostacolare il lavoro prezioso e coraggioso di realtà impegnate nella restituzione alla collettività dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Queste cooperative rappresentano un presidio di legalità, giustizia e sviluppo inclusivo in territori che vogliono voltare pagina. Attaccarle significa colpire la speranza di una società più giusta e coesa. Legacoop sarà sempre al fianco di queste realtà, rafforzando il proprio impegno per la promozione di un’economia sana ed inclusiva, libera da ogni forma di intimidazione e di ricatto. Avremo presto un incontro con il Ministro dell’Interno Piantedosi, cui manifesteremo la forte preoccupazione per il ripetersi di questi episodi e chiederemo l’attivazione di presidi e un rafforzamento degli interventi a tutela delle cooperative che gestiscono beni confiscati”.