Immagina, conclusa la conferenza programmatica di Legacoop: rappresentanza, innovazione, inclusione, formazione al centro dell’agenda per il futuro

“La nostra organizzazione è per sua natura estremamente plurale. Opera per il benessere economico e la coesione sociale, la qualità del lavoro, dell’ambiente e della vita, per la cura delle persone e dei territori, per la legalità e il futuro delle nuove generazioni. Abbiamo grandi obiettivi e sono convinto che la forza del collettivo e della squadra di grande qualità ci permetterà di perseguirli con forza, tenacia e competenza”. Ha aperto così oggi la seconda giornata di lavori della conferenza programmatica di Legacoop “Immagina” il direttore Gianluigi Granero, che ha illustrato le novità dell’assetto associativo e i piani per il futuro.

“Legacoop deve essere parte attiva nella definizione di percorsi e strategie e focalizzare la sua efficacia nella rappresentanza, nella funzione di supporto e nell’erogazione di servizi, lavorando per le cooperative e mettendole al centro della propria agenda. Stiamo implementando”, ha spiegato Granero, “nuove modalità organizzative. Con l’esperienza di Immagina abbiamo sperimentato un sistema di co-design, un modello a matrice: l’associazione si colloca sempre di più in prossimità dei bisogni, sviluppa una conoscenza concreta delle singole realtà cooperative, valorizza le competenze ovunque si trovino, promuove innovazione e adattabilità”.

“Grazie al nuovo modello di governance partecipativa”, ha spiegato ancora, “l’associazione intende creare un ambiente di lavoro dinamico e coinvolgente, in una tensione al miglioramento permanente”.

Tassello fondamentale di questo nuovo corso è il “rafforzamento della rappresentanza, che non deve essere letto in antitesi o in alternativa ad altri compiti e servizi associativi, ma deve fare sistema. Non esiste rappresentanza senza servizi e non possono esserci servizi senza rappresentanza. Sono due le solide gambe dell’architrave associativa di Legacoop”.

Altri temi centrali per Granero: beni confiscati, “stiamo mostrando concretamente che possiamo dare un contributo al Paese per combattere la criminalità organizzata attraverso la collaborazione con la piattaforma Libera Terra”.

Quanto alla questione delle risorse: “Il Consiglio di presidenza ha iniziato un’analisi del sistema contributivo associativo, ci basiamo su regole di 10 anni fa ma è cambiato molto e di conseguenza dobbiamo rivedere le politiche associative”.

Dobbiamo sempre tener presente, ha sottolineato Granero, che Legacoop “sviluppa progetti e servizi per far nascere e crescere le imprese cooperative in ogni settore e realtà del Paese. Lavora sui bisogni emergenti, dai quali nasce nuova cooperazione”. Proprio per questo “riteniamo di essere la soluzione alle tante diseguaglianze emerse in un periodo di rapide trasformazioni come quello che stiamo attraversando”. 

Tutto è basato, ha concluso, “su un’unica, solida e grande visione comune e l’impegno condiviso di voler contribuire attivamente alla costruzione di un Paese migliore. Il mondo ha bisogno di cooperazione. E insieme potremo fare la nostra parte per costruire una Legacoop sempre più forte e autorevole”.

Hanno poi parlato di innovazione tecnologica e intelligenza artificiale Andrea Pagnin e Chiara Storchi dell’Istituto italiano di tecnologia (IIT) di Genova. A questa sessione è seguito l’intervento di Piero Ingrosso, presidente di Fondazione Pico per l’innovazione cooperativa, che ha illustrato alcuni progetti di Legacoop per l’innovazione, tra cui Cooding (Cooperative digital innovation goals), le collaborazioni con altre realtà associative per l’attuazione dei fondi PNRR dedicati all’innovazione delle imprese, l’iniziativa Europadigitale.coop per il dialogo sull’innovazione tra cooperazione e istituzioni.

“Raggiungere 7500 imprese in due anni è uno degli obiettivi molto sfidanti di digital ACE, il nuovo costituendo Polo di innovazione digitale sostenuto dal MIMIT e realizzato dalla Fondazione PICO e da CNA”, ha raccontato Ingrosso. “La Fondazione PICO”, ha ricordato, “è lo strumento di Legacoop per promuovere i processi di innovazione digitale per tutto l’ecosistema cooperativo. E con questo progetto intende raggiungere prima di tutto le imprese nel Sud Italia, di piccole e piccolissime dimensioni, con servizi di assessment, post assessment e digital labs che si attiveranno sulle filiere di interesse delle imprese di Legacoop”. Sempre con un’idea di innovazione human centered”, ha concluso, “che mette le persone davvero al centro. Un concetto che chiamiamo mutualismo digitale. È la distintività cooperativa che vogliamo portare nel futuro della comunità digitale”. 

“Una Legacoop più attrattiva e a misura delle diversità sociali, in particolare quelle meno rappresentate: donne, generi, nuove generazioni, culture di origine straniera”. È l’obiettivo a cui sta lavorando la commissione pari opportunità dell’associazione, presieduta da Annalisa Casino, anche lei intervenuta dal palco di Immagina. I dati sulla governance delle cooperative mostrano un livello di pari opportunità ancora troppo basso rispetto a quelli che sono gli obiettivi che Legacoop si è posta. “Dovremo costruire azioni sistemiche e calibrate, con una prospettiva di lungo termine”. Le azioni distintive da intraprendere secondo Casino: formazione, promozione delle certificazioni di parità di genere nelle imprese, azioni in rete per il contrasto alla violenza di genere e alle discriminazioni, nuove politiche e servizi di welfare, nuova occupazione e imprenditoria cooperativa al femminile, sinergie e partnership con i settori e i territori dei Legacoop sulle pari opportunità. “La cooperazione è uno strumento di emancipazione culturale delle donne oltre che di cura del loro benessere e di quello delle comunità in cui operano. Per questo immaginiamo il suo futuro equo, inclusivo, conciliante ma soprattutto rinnovato negli stili di leadership”.

Ha parlato poi Alessandro Hinna, che ha illustrato il progetto per la formazione cooperativa “Centro di competenze Strategiche” promosso da CNS, Consorzio Integra, Legacoop, Coopfond, SCS Consulting. Si tratta di “creare ecosistemi di conoscenza cooperativa. E supportare una nuova programmazione per dare sempre più centralità alla cooperazione nei processi economici e sociali del Paese”.

Marisa Parmigiani, direttrice di Fondazione Unipolis, ha raccontato a Immagina uno dei progetti concreti al centro della nuova Agenda cooperativa, in materia di sostenibilità: “Legacoop ha recentemente creato una task force sulla sostenibilità con esperti e persone che già oggi portano avanti progetti e politiche sostenibili nelle nostre imprese. Ha il compito di valorizzare e promuovere il modello cooperativo come sistema di sostenibilità, amplificato quindi dai principi e valori dell’identità cooperativa. Prima di tutto dobbiamo lavorare sulla rendicontazione ed esercitare una capacità di rendicontare in maniera confrontabile e oggettiva per ottenere una riconoscibilità”. 

Per le istituzioni è intervenuta Lorenza Bonaccorsi, presidente del Municipio I di Roma Capitale: “Per anni le associazioni e le cooperative”, ha riconosciuto Bonaccorsi, “hanno sostituito le istituzioni nell’affrontare le emergenze del territorio”. Per questo “vi ringrazio, perché portate la vostra esperienza e i vostri valori tra la gente e perché contribuite ad un’economia di comunità e a modelli virtuosi e solidali. Unendo le forze rilanciamo la città”.

Enzo Memoli ha intrattenuto il pubblico con un “unconventional talk” dal titolo Ricette cooperative: ha coinvolto la platea con un sondaggio in tempo reale su alcuni temi cooperativi e ponendo domande agli spettatori sulla propria esperienza e su quale sia per loro la “ricetta” giusta per fare cooperativa.

Dove va l’Europa e come contribuire al suo sviluppo democratico e sostenibile: questo il titolo della relazione di Marc Lazar, professore di Storia e Sociologia politica all’Institut d’études politiques de Paris, che ha chiuso i lavori della mattinata, prima degli interventi dei delegati.

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