Gli erbicidi a base di glifosato causano laucemia in giovane età: i risultati dello studio dell’Istituto Ramazzini

Basse dosi di glifosato, il diserbante più usato al mondo e si trova regolarmente in alimenti, acqua e campioni umani, causano leucemie nei ratti: lo ha dimostrato lo studio tossicologico internazionale condotto dall’Istituto Ramazzini Global Glyphosate Study, cooperativa con 35mila soci le cui attività contribuiscono a sostenere gli studi del Centro di Ricerca sul Cancro, uno dei più autorevoli al mondo. 

I primi dati sulla cancerogenicità sono stati presentati alla conferenza scientifica internazionale “Ambiente, lavoro e salute nel 21° secolo, strategie e soluzioni ad una crisi globale”, tenutasi a Bologna mercoledì 25 ottobre 2023.

In questo studio a lungo termine, il glifosato da solo e due formulazioni commerciali, il Roundup BioFlow (MON 52276) usato nell’UE e il Ranger Pro (EPA 524-517) usato negli Stati Uniti, sono stati somministrati ai ratti attraverso l’acqua da bere a partire dalla vita prenatale, a dosi di 0,5, 5 e 50 mg/kg di peso corporeo/giorno. Queste dosi sono attualmente considerate sicure e corrispondono alla dose giornaliera ammissibile (DGA) per l’uomo.

Daniele Mandrioli, coordinatore del Global Glyphosate Study e direttore del Centro di Ricerca dell’Istituto Ramazzini, durante la presentazione dei dati ha dichiarato che “circa la metà delle morti per leucemia osservate nei topi esposti al glifosato e agli erbicidi a base di glifosato si sono verificate a meno di un anno di età. Al contrario, non sono stati osservati casi di leucemia al di sotto dell’anno di età in più di 1600 ratti Sprague-Dawley studiati dal National Toxicology Program (NTP) degli Stati Uniti e dall’Istituto Ramazzini”.

Si tratta dello studio tossicologico più completo mai condotto sul glifosato e fornisce dati fondamentali per le autorità regolatorie, i decision-makers e il pubblico in generale. Lo studio del Ramazzini mostra l’impatto del glifosato e degli erbicidi a base di glifosato sulla cancerogenicità, la neurotossicità, gli effetti multigenerazionali, la tossicità d’organo, l’alterazione del sistema endocrino e la tossicità dello sviluppo prenatale. La pubblicazione di diversi articoli peer-reviewed dello studio è prevista a partire dall’inizio del 2024.

Qui è possibile trovare il comunicato nella versione in inglese: https://glyphosatestudy.org/press-release/global-glyphosate-study-reveals-glyphosate-based-herbicides-cause-leukemia-in-early-life/

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