Legacoop Sanità: una strategia per rafforzare l’assistenza territoriale
Di Filippo Barbieri, responsabile progetto salute Legacoop
In un contesto di forte pressione sul Servizio sanitario nazionale e di crescenti disuguaglianze nell’accesso alle cure, con milioni di persone che non riescono più a curarsi, puntiamo a rafforzare la sanità territoriale, valorizzando il modello cooperativo come leva per sostenibilità, equità e innovazione.
La scelta di cambiare il nome da Sanicoop a Legacoop Sanità, completa il rebranding avviato da Legacoop nazionale che ha coinvolto tutte le sue articolazioni e, allo stesso tempo, rende più chiaro il ruolo che svolge l’associazione, ne rafforza la rappresentatività e valorizza i professionisti che ne fanno parte. È una scelta che riconosce la crescente rilevanza della sanità territoriale nella cooperazione e l’interesse strategico a sostenerne lo sviluppo.
La sanità territoriale è chiamata a diventare il primo presidio di equità e prossimità. Il suo rafforzamento non è solo una risposta organizzativa, ma una condizione per garantire il diritto fondamentale alla salute, intercettando i bisogni prima che diventino emergenze ospedaliere e contribuendo a ridurre costi, disuguaglianze e cronicità. La crisi non è solo finanziaria, ma di modello e senza un presidio territoriale forte il sistema rischia di spostare il baricentro verso soluzioni inique con effetti sulla coesione sociale. La cooperazione, grazie alla mutualità e all’organizzazione condivisa, rappresenta un modello capace di sostenere i professionisti, ridurre frammentazione, burocrazia e migliorare l’efficienza dell’assistenza.
Un’associazione in crescita che oggi rappresenta circa 5mila medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e altri professionisti, 5 milioni di assistiti e 50 cooperative attive.
Siamo quindi in una fase in cui esistono opportunità per consolidare e ampliare la presenza cooperativa nella medicina generale e pediatrica a supporto del SSN, evitando che questi spazi vengano occupati da soggetti privati profit e tutelando il carattere mutualistico e non speculativo dei servizi sanitari.
Difendere il carattere mutualistico e non speculativo di questi servizi è una responsabilità collettiva. Il rischio è che, senza un’azione coordinata, la sanità diventi un mercato e non un diritto fondamentale.
Costruiamo insieme una sanità territoriale forte, cooperativa e inclusiva. È il momento di agire, di unire competenze e valori per garantire il diritto fondamentale alla salute e rafforzare il Servizio sanitario nazionale.






