EDITORIALE – 6 OTTOBRE 2025

Legacoop, la cooperazione italiana che guarda all’Asia: un ponte verso il futuro

Di Francesca Ottolenghi, responsabile dell’Ufficio sostenibilità e cooperazione di Legacoop

La missione di Legacoop in Giappone – arrivare all’acme con la partecipazione a Expo 2025 Osaka – segna una tappa storica per il movimento cooperativo italiano. Per la prima volta, una delegazione interamente cooperativa si è presentata in modo organico su un palcoscenico internazionale di grande rilievo, con l’obiettivo di raccontare al mondo un modello che non è solo economico, ma culturale e sociale: la cooperazione come strumento per generare inclusione, innovazione e sviluppo sostenibile.

Questa esperienza non è stata una semplice trasferta istituzionale, ma un viaggio dentro il futuro delle relazioni tra Italia e Asia. Nel dialogo con la Japan Cooperative Alliance, nei workshop dedicati alla transizione ecologica, alla sicurezza alimentare, all’innovazione digitale e alla rigenerazione delle comunità, si è respirata una visione comune: le cooperative come luoghi di resilienza, capaci di dare risposte concrete a sfide globali che uniscono Paesi diversi, ma attraversati da bisogni simili.

Il confronto con il Giappone ha fatto emergere temi cruciali che riguardano anche l’Italia: l’invecchiamento demografico, lo spopolamento delle aree rurali, la necessità di garantire servizi di prossimità, la digitalizzazione come leva di inclusione per le nuove generazioni. Le cooperative italiane e giapponesi, pur con modelli organizzativi differenti, condividono la stessa vocazione: costruire comunità coese, promuovere il lavoro dignitoso, custodire risorse naturali e culturali, innovare senza perdere la centralità della persona.

Expo 2025 Osaka è stato il trampolino di lancio per aprire nuovi orizzonti di collaborazione. Dai business matching agli incontri istituzionali, dalle visite alle cooperative agricole e di lavoro fino al Networking Dinner promosso con ICE Tokyo e l’Ambasciata italiana, è emerso con forza che il modello cooperativo italiano non è soltanto un’eredità storica, ma una piattaforma contemporanea per stringere alleanze globali. Una piattaforma capace di coniugare crescita economica e impatto sociale, competitività e sostenibilità, localismo e internazionalizzazione.

La cooperazione italiana, radicata nei bisogni dei territori e allo stesso tempo aperta al dialogo interculturale, può essere il ponte per un’alleanza strategica tra Europa e Asia. L’incontro con il Giappone è solo l’inizio: da qui possono svilupparsi percorsi con altri Paesi asiatici che condividono sfide e priorità simili. Dalla Corea del Sud al Vietnam, dall’India all’Indonesia, i grandi mercati emergenti asiatici guardano sempre più alla sostenibilità, alla rigenerazione delle filiere agroalimentari, alla digitalizzazione inclusiva, alla cooperazione sociale. Legacoop può offrire know-how, esperienze e modelli replicabili, generando scambi che arricchiscono entrambe le parti.

In questo scenario, la Biennale dell’Economia Cooperativa del 2026 a Milano rappresenta il naturale approdo di un percorso che parte da Osaka e guarda oltre. Sarà il momento in cui le cooperative italiane potranno restituire al mondo quanto appreso in Giappone e in Asia, consolidando la rete di alleanze costruita e aprendo nuove traiettorie di cooperazione internazionale.

La missione giapponese ci consegna una visione chiara: il futuro della cooperazione non è chiuso nei confini nazionali, ma è un cantiere globale in cui idee, pratiche e valori si contaminano e si rafforzano. L’Italia e il Giappone hanno dimostrato che è possibile immaginare insieme modelli di sviluppo che tengano insieme prosperità e giustizia sociale, tecnologia e umanità, competitività e solidarietà.

Legacoop si propone quindi come attore protagonista di una nuova stagione di cooperazione internazionale, dove la sfida non è soltanto aprire mercati, ma costruire alleanze per affrontare, insieme, le trasformazioni epocali che attraversano le nostre società. In un mondo segnato da crisi ambientali, instabilità geopolitiche e cambiamenti demografici, il modello cooperativo è più che mai una bussola per orientare il futuro.

Il Giappone è stato la prima tappa di un viaggio che guarda lontano. L’Asia è il continente delle sfide e delle opportunità del XXI secolo, e la cooperazione italiana è pronta a percorrerlo, portando con sé la forza di un modello che mette al centro le persone, le comunità e la sostenibilità. Perché un futuro sostenibile e giusto non può che essere costruito insieme.

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