“Parlare oggi di diversità, equità e inclusione non è un esercizio retorico né una risposta alle mode del momento. È, come ha ricordato il presidente di Legacoop Simone Gamberini aprendo i lavori del Workshop nazionale del 17 dicembre, ‘una scelta politica, economica e culturale, nel senso più profondo e alto del termine. Una scelta che interroga direttamente l’identità della cooperazione e il suo ruolo nella società contemporanea”. A dirlo è Francesco Gastaldi, responsabile ufficio sostenibilità & cooperazione di Legacoop.
“In un contesto segnato da tensioni geopolitiche, polarizzazioni sociali e da un arretramento culturale sui diritti e sulle politiche inclusive – ha proseguito Gastaldi – la cooperazione non può limitarsi a difendere valori acquisiti. È chiamata, piuttosto, a rilanciare un’idea di sviluppo fondata sull’inclusione piena, concreta e misurabile. Non formale, non di facciata. Un richiamo condiviso da Francesca Ottolenghi, Responsabile dell’Ufficio Sostenibilità & Cooperazione di Legacoop, che ha promosso questo workshop come parte integrante del percorso di definizione delle risposte operative alle sfide individuate dalla Task Force sulla sostenibilità. Un lavoro strutturato che l’Ufficio sta portando avanti insieme alla Task Force con l’obiettivo di rendere diversità, equità e inclusione dimensioni concrete, operative e trasversali delle politiche e delle pratiche del sistema cooperativo”.
“La mattinata del workshop ha messo a confronto prospettive diverse ma complementari, aperte da una lezione introduttiva affidata ad Alessandro Hinna, professore ordinario di Organizzazione aziendale all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e coordinatore del Master in Diversity e Disability Management, che ha offerto una cornice teorica e organizzativa al tema della diversità, equità e inclusione, richiamandone la complessità e la necessità di un approccio sistemico. Da un lato, il contributo di realtà esterne al mondo cooperativo, portatrici di esperienze avanzate e modelli strutturati: Laura Esposito, Head of Sustainability di TIM, ha raccontato il percorso dell’azienda verso un modello inclusivo e sostenibile, in cui la parità di genere e le politiche di DEI sono parte integrante della strategia d’impresa; Caterina Marchioro, Executive Officer di Oxfam Italia, ha richiamato il legame profondo tra inclusione, cultura organizzativa e coerenza tra principi e pratiche; Flavia Palombi, coordinatrice del gruppo di studio per l’inserimento delle persone con disabilità del CNR, ha offerto una lettura articolata delle politiche e degli strumenti necessari a rendere l’inclusione un processo strutturale, fondato su governance, pianificazione e accompagnamento organizzativo.
Dall’altro lato, il punto di vista interno del mondo cooperativo ha dato voce a pratiche concrete e radicate nei territori. Coop Alleanza 3.0, con l’intervento di Giorgio Benassi, Responsabile Sostenibilità, ha illustrato un approccio cooperativo alla certificazione per la parità di genere come leva di cambiamento organizzativo; ETICAE, attraverso Annalisa Casino, Presidente, ha raccontato un’esperienza in cui diversità, equità e inclusione sono parte integrante dell’identità cooperativa. Dal mondo della cooperazione sociale, COOSS Marche, con Sascha Smerzini, Responsabile dei Progetti di Accoglienza, ha condiviso il percorso del progetto SAI “Ancona provincia d’asilo”, mentre Alice Nova, con Andrea Spigoni, Presidente, ha richiamato il ruolo della cooperazione di inserimento lavorativo nel contrasto alle marginalità. Informa, infine, attraverso Antonella Stringaro, Responsabile aziendale del Sistema di Gestione per la Parità di Genere UNI PdR 125, ha mostrato come la cultura della parità possa essere praticata quotidianamente, integrandola nei processi organizzativi e nella gestione delle persone. Nel loro insieme, queste esperienze hanno evidenziato come la DEI possa tradursi in scelte gestionali e strategiche capaci di tenere insieme inclusione, qualità del lavoro e sostenibilità economica.
Il pomeriggio, dedicato ai focus group della Task Force sulla sostenibilità guidati dall’Università di Tor Vergata e facilitati da 4Form, ha segnato il passaggio dal confronto alla costruzione. I lavori sono stati infatti orientati alla definizione condivisa dei contenuti di una survey che, nel prossimo futuro, rappresenterà uno strumento conoscitivo fondamentale per iniziare a disporre di una fotografia strutturata e attendibile dello stato della diversità, dell’equità e dell’inclusione all’interno dell’ecosistema cooperativo. Un lavoro collettivo pensato per individuare dati, priorità e ambiti di analisi utili non solo a leggere lo stato dell’arte, ma anche a porre le basi per la progettazione di percorsi e interventi capaci, nel tempo, di rispondere ai bisogni emergenti e di valorizzare le potenzialità delle cooperative e delle associazioni del sistema. Un approccio orientato all’azione, che ha restituito con chiarezza un messaggio centrale: non esiste sostenibilità senza inclusione, né un futuro competitivo senza la capacità di costruire, a partire dalle differenze, valore condiviso e coesione nel sistema cooperativo, in una prospettiva di lungo periodo.
Questo workshop rappresenta l’inizio di un percorso volto a rendere diversità, equità e inclusione un’infrastruttura portante della sostenibilità cooperativa. Non un capitolo a parte, ma una leva essenziale di sviluppo, coesione e credibilità verso le nuove generazioni”.







