Roma, 16 settembre 2025 – Il 17 settembre 2025 si è svolto a Roma l’evento “Visioni cooperative per una cultura sostenibile“, promosso da Legacoop Lazio e Culturmedia, durante il quale si è discusso delle sfide della transizione digitale e sociale nel settore culturale e del ruolo strategico del modello cooperativo.
Durante la mattinata si sono svolti in parallelo tre tavoli di lavoro, dedicati ad altrettante sfide cruciali per il futuro della cultura:
- progetti culturali partecipativi: le forme innovative di collaborazione pubblico-privato
- sostenibilità economica e cultura: forme di sostegno alle filiere creative driven
- infrastrutture digitali cooperative per nuove filiere culturali.
Nel corso dell’incontro, Legacoop ha proposto l’avvio degli Stati Generali della Cultura nel Lazio, con l’obiettivo di coinvolgere attori pubblici e privati in un percorso condiviso per rafforzare il partenariato e valorizzare il patrimonio culturale regionale.
È stato inoltre sottolineato il ruolo del modello cooperativo come generatore di infrastrutture digitali e sociali resilienti, e l’importanza di strumenti come Coopfond per sostenere le imprese culturali e creative.
Tra le voci autorevoli intervenute, Giovanna Barni (Presidente Culturmedia Legacoop Nazionale), Mauro Iengo (Presidente Legacoop Lazio) ed Emanuele Bevilacqua (Coordinatore Culturmedia Lazio) hanno ribadito la necessità di una visione cooperativa per affrontare le sfide del Giubileo 2025 e costruire una cultura inclusiva, generativa e sostenibile.
“Il patrimonio culturale del Lazio e di Roma rappresenta una risorsa immensa, che oggi può esprimere tutto il suo potenziale affrontando le sfide della digitalizzazione, della sostenibilità economica e del coinvolgimento attivo di pubblici e comunità”, ha spiega Giovanna Barni, responsabile Culturmedia Legacoop. “Con questo convegno vogliamo mostrare come il modello cooperativo possa offrire risposte concrete: le cooperative creano infatti infrastrutture digitali, sociali e imprenditoriali in grado di rigenerare territori e valorizzarne le risorse in una logica non estrattiva ma collaborativa, resiliente e sostenibile”.
“Con la Pubblica amministrazione occorre promuovere meccanismi stabili di concertazione, affinché i servizi nel settore culturale siano affidati secondo criteri oggettivi e coerenti con la qualità del servizio e del soggetto che lo eroga”, aggiunge Mauro Iengo, presidente di Legacoop Lazio. “Sarebbe a tal fine utile che il Comune di Roma e la Regione Lazio promuovano gli Stati Generali della cultura affinché il futuro di questo settore strategico dell’economia romana e laziale sia il frutto del confronto con le parti sociali”.
“Siamo in un momento storico particolarmente significativo per il nostro territorio, che quest’anno ospita il Giubileo 2025: è una occasione straordinaria per ripensare il ruolo della cultura nella costruzione di una città e di un territorio accogliente, inclusivo, capace di raccontarsi e rigenerarsi”, conclude Emanuele Bevilacqua, referente Culturmedia Lazio. “È compito di noi cooperatori valorizzare e far comprendere come la cooperazione culturale possa rappresentare una risposta concreta e generativa: un modello capace di creare valore condiviso, di attivare comunità, di costruire ponti tra mondi diversi”.